Grazie alla collaborazione, promossa dalla Direzione Generale Musei – Ministero della Cultura, tra il Museo Nazionale dell’età neoclassica in Romagna e la Galleria Borghese di Roma, sono arrivati a Palazzo Milzetti due splendidi tavoli provenienti dalla Galleria Borghese di Roma.
Allestiti nella sala di Numa Pompilio e nella sala di Ercole, verranno presentati al pubblico lunedì 7 aprile, alle ore 17,00. Alla presentazione parteciperanno il Dirigente delegato dei Musei Nazionali di Bologna – Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna, Costantino D’Orazio e la direttrice di Palazzo Milzetti Elena Rossoni
“Questa operazione – commenta Costantino D’Orazio, Dirigente delegato di Musei Nazionali di Bologna – Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna – è il frutto di una collaborazione tra importanti musei nazionali, nel segno di un vero e proprio sistema che offre la possibilità di scambi e collaborazioni straordinarie. Questo arrivo permette di valorizzare lo splendido palazzo faentino, un vero gioiello del neoclassicismo che merita sempre più di essere conosciuto e frequentato”.
I tavoli composti da lastre in porfido rosso seicentesche rimodernate con basi in marmo bianco a forma di leoni alati sono stati presumibilmente realizzati nella prima metà dell’Ottocento, in un periodo prossimo all’arredo Rondinini presente all’interno del palazzo faentino nella sala di Apollo e nel salone di Achille. Essi rispecchiano infatti un momento in cui lo stile neoclassico si è già andato trasformando, pur mantenendo profondi echi delle sue suggestioni.
“Entrambi i tavoli – commenta Elena Rossoni direttrice di Palazzo Milzetti – ripropongono un gusto che lo stesso Felice Giani aveva perseguito e rappresentato in diversi disegni e dipinti, ambientando i propri personaggi in scene d’interni arredate con tavoli dotati di piedi leonini. Un esempio lo ritroviamo nel nostro museo, nella scena in cui Numa Pompilio accetta la corona di re dagli ambasciatori romani e sabini al centro della sala dedicata al secondo re di Roma; proprio in questa sala abbiamo deciso di collocare uno dei due tavoli provenienti da Roma”.
Il secondo tavolo è stato posizionato nella sala di Ercole che con la precedente costituiva la zona del palazzo dedicata ai ricevimenti pubblici e che insieme al salone di Apollo e al salone di Achille evoca la vita di un palazzo nobiliare della prima metà dell’Ottocento, un’epoca importante per un edificio che, pur avendo avuto il suo momento di massimo splendore in età neoclassica, vanta una storia plurisecolare.
“Il nostro patrimonio, prosegue Elena Rossoni, grazie a questo importante prestito con una delle più prestigiose realtà museali italiane e internazionali ha la possibilità di rivivere e aprirsi a nuove suggestioni proprio attraverso accostamenti che permettono la circolazione di idee e la creazione di nuovi contesti come quello realizzato”.

























































