Il Museo Internazionale delle Ceramiche risponde a Faenza Eco-logica a proposito della rimozione dello striscione di Emergency contro la guerra, fino a pochi giorni fa affisso sulla facciata del museo. La realtà ambientalista, nella giornata di lunedì, aveva criticato il MIC, poiché all’interno della fondazione del museo, fra i soci, è presente anche la banca Credit Agricole. L’istituto bancario ha apertamente dichiarato di investire in armi. Dal canto suo, invece, il MIC è stato riconosciuto dall’Unesco come Monumento per la Pace.
Secondo Faenza Eco-logica la vicenda avrebbe creato imbarazzo fra le fila di Emergency e avrebbe portato alla rimozione dello striscione dalla facciata del museo.
A smentire questa ricostruzione è la direttrice del museo Claudia Casali: “Di comune accordo con il gruppo Emergency locale e ben prima delle affermazioni di Faenza Eco-logica, si era deciso di togliere lo striscione poiché la campagna di sensibilizzazione collegata all’art.11 era terminata. Con Emergency lavoriamo costruttivamente e serenamente da 15 anni per una cultura di pace: se ci fossero dei problemi in merito ai nostri soci, vi garantisco che mi avrebbero contattato”.
Nella sua critica, Faenza Eco-logica ha tuttavia chiesto che la banca Credit Agricole esca dall’assemblea dei soci della fondazione del MIC.

























































