Le notizie apparse questi giorni sulla stampa locale che riferiscono dell’impegno di SNAM, in partnership con ENI, di investire 500 milioni di euro per sviluppare il trasporto di CO2 a livello nazionale e l’infrastruttura di stoccaggio a Ravenna è una buona notizia per l’economia e l’occupazione del territorio ravennate.
La UIL e la UILTEC di Ravenna, fin da subito, si sono schierate a favore dei progetti “AGNES” di Saipem e Qint’x perché ritengono che rappresentino una opportunità da non perdere per la nostra città e per tutto il territorio ravennate. Il polo eolico, l’idrogeno verde a mare e il fotovoltaico galleggiante possono rappresentare la svolta definitiva verso una transizione energetica dove le rinnovabili passano dalla carta a progetti effettivamente cantierabili.
Ma non possiamo far finta di non sapere che la riduzione delle emissioni di CO2 nell’industria pesante non può avvenire da un giorno all’altro con un colpo di bacchetta magica e quindi oltre a imporre impegni stringenti alle aziende per la riduzione della stessa anidride carbonica nei loro processi produttivi, la captazione e il riutilizzo della CO2 è per noi una prospettiva condivisibile.
Quindi ben venga il progetto di dar vita al più grande HUB nell’area del Mediterraneo per le attività di captazione della CO2 e iniezione della stessa nei pozzi esausti al largo della nostra costa.
La UIL e la UILTEC di Ravenna saranno sempre disponibile a supportare i progetti che sviluppano occupazione stabile e di qualità e contribuiscono ad una equilibrata transizione ecologica.
























































