“Ravenna Coraggiosa raccoglie l’appello lanciato da +Europa per una manifestazione unitaria per chiedere la sospensione della repressione, della tortura, della violenza e della violazione sistematica dei diritti umani in Iran.

Dal 13 settembre, data in cui Masha Amini è stata arrestata dalla polizia morale e sotto la cui custodia è morta tre giorni dopo, le violenze e le repressioni dei manifestanti si sono moltiplicate. Dal 16 settembre sono oltre 400 i manifestanti uccisi dal regime, di cui oltre 50 bambini, più di 20mila le persone arrestate.

La coraggiosa rivolta delle donne al grido di “Donna, vita, libertà” rappresenta una straordinaria mobilitazione di protesta che sta attraversando tutta la società iraniana, diffondendosi a macchia d’olio dalle città principali ai centri più piccoli.

Negli ultimi giorni sono state eseguite due condanne a morte di manifestanti: Mohsen Shekari e Majidreza Rahnavard, entrambi di 23 anni, condannati al termine di processi assolutamente iniqui, segno della volontà del regime di utilizzare la pena di morte come mezzo di repressione politica.

Nei discussi mondiali in Qatar abbiamo assistito anche alla forte presa di posizione della nazionale iraniana di non cantare l’inno nazionale, e tutti abbiamo solidarizzato con la squadra e con i manifestanti fuori e dentro gli stadi.

Ma è necessaria una svolta nella politica internazionale: chiediamo al Governo Italiano di prendere una posizione netta a fronte della dura repressione messa in atto dal regime iraniano, ed attuare ogni misura possibile in campo diplomatico per fermare la repressione e le condanne a morte. Chiediamo che si prenda apertamente posizione, a tutti i livelli istituzionali e politici, anche nelle sedi UE, per sostenere la voce e la lotta di centinaia di migliaia di donne e uomini iraniani che stanno combattendo per la libertà contro la violenza di un regime spietato.”