Lunedì 7 giugno scorso si sono riunite le commissioni 1 “Affari Istituzionali” e 6 “sport” per discutere di una “modifica del regolamento comunale per la concessione in uso temporaneo delle palestre di proprietà comunale e a disposizione dell’ente comunale”.

Tale tema è sempre stato spinoso nella nostra città: il divario tra piccole società amatoriali che si auto sostengono con le proprie forze – e che con questa pandemia hanno accusato tantissimo – e le grandi società dalle spalle più larghe, sia grazie ad un passato glorioso, sia grazie a sponsor e blasone, spesso è abissale.

La situazione in commissione, è apparsa sin da subito surreale poichè nessuno, in primissima battuta, è stato in grado di comunicare ai commissari con certezza – siccome nemmeno in delibera era stato indicato – la volontà politica circa la data di entrata in vigore dello stesso documento.

La discussione traballante che ha visto innalzare il livello di disagio anche nella stessa maggioranza, evidentemente stupita dalle modifiche sostanziali proposte dal documento, ha portato alla luce quanto l’ufficio sport del Comune di Ravenna tenda ad organizzare i lavori in maniera estemporanea, approssimativa, senza un’analisi reale dello stato di fatto del tessuto sociale. L’esito della commissione è stato il parere favorevole del solo gruppo PD, mentre tutti gli altri gruppi politici, compresa Italia Viva, partito dello stesso Assessore Fagnani, si sono riservati il voto in consiglio comunale.
Finchè, il giorno seguente, la Presidente del Consiglio comunale durante la conferenza dei capigruppo ha annunciato il rinvio dell’arrivo della delibera in sede consiliare a data da destinarsi!

La percezione è stata quella di un davvero scarso livello di consapevolezza della giunta De Pascale riguardo al tempo necessario che serve alle società sportive, di qualunque dimensione, per la programmazione interna, l’organizzazione dei propri calendari un anno per l’altro e la promozione di eventuali iniziative estive nei primi 3 mesi dell’anno per il fine scuola.

Ma se ci si fosse limitati alle discutibili norme del nuovo regolamento la speranza poteva essere che esso dopo una pausa di riflessione potesse migliorare in vista del nuovo anno scolastico e dell’estate successiva. Ma poiché, per l’appunto, il regolamento va a toccare anche il metodo di assegnazione delle palestre nel periodo estivo, l’assessorato allo Sport, consapevole che per l’imminente estate non c’è nulla da fare si è inventato un escamotage: ha aperto un bando, o come meglio specificato in commissione, un “avviso semplificato” con scadenza 10 giugno e aperto il 28 maggio, grazie al quale le Società Sportive interessate possono presentare le proprie candidature e i propri progetti estivi per avere le ore in palestra!!!

Anche un bambino di prima elementare sarebbe in grado di capire che un bando simile avrebbe dovuto essere organizzato e pubblicato entro marzo, proprio per dare a tutti l’opportunità di provarci o comunque di organizzarsi, e non a metà giugno, quando le iniziative sono organizzate come sempre e le iscrizioni a vari camp/stage/cre estivi sono aperte ed ai blocchi di partenza!!!

Noi siamo fortemente contrari a questo bando così come formulato e nei tempi in cui è stato presentato.

Inutile sottolineare come questo “atto finale” di mandato dell’Assessorato allo sport sia l’ennesima dimostrazione di una giunta incapace di ascoltare le società sportive a 360 gradi, l’esatto contrario di ciò che si è voluto raccontare in questi anni.

                               Alberto Ancarani                                                 Samantha Tardi