In continuità e in accordo con l’esigenza di “aria aperta” ed evasione nel verde manifestata dagli utenti, Pro Loco Faenza organizza la terza visita guidata di questo ciclo di primavera nel «Podere Pantaleone» di Bagnacavallo.

Prima qualche dato: estensione di 9 ettari, proprietà del Comune di Bagnacavallo che lo comprò nel 1988, fin dall’anno successivo è protetto dalla Regione come Area di Riequilibrio Ecologico; dal 2006 è Sito di Importanza Comunitaria.

Fino agli anni ’50 del Novecento il Podere era normalmente coltivato; venne poi gradualmente abbandonato: i filari di vite si trasformarono pian piano in strane strisce arboree, folte e rigogliose, abitate da moscardini, gufi e picchi; i seminativi si riempirono di arbusti e poi di alberi dando vita a veri e propri lembi di bosco. Alcuni appassionati locali, membri della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna, avevano già iniziato a fare ricerche entomologiche sugli insetti straordinari che qui si trovavano (scarabei, cervi volanti, imenotteri e coleotteri legati al legno) e che nella circostante pianura erano invece del tutto scomparsi.

Oggi l’area, aperta al pubblico, si presenta come un importante oasi naturale e ricreativa ove è possibile passeggiare nel verde.

Caso pressoché unico nel pur vasto e variegato panorama delle aree protette dell’Emilia Romagna, il Podere Pantaleone rappresenta una concreta realizzazione di quel poetico sogno teorizzato da tanti – in Romagna basterà ricordare Tonino Guerra – nella seconda metà del Novecento e che aveva già avuto un precursore in Cesare Pavese che ne “La luna e falò” scrive: «In ogni luogo ci vorrebbe un pezzo di terra così, lasciato incolto». 

È richiesto un contributo destinato a fini culturali di 3 euro.

Ritrovo ore 14.30 con mezzi propri, in Via Granarolo (presso il Cinedream). Si consigliano scarpe comode.

Prenotazione obbligatoria, posti limitati, uso della mascherina, comportamenti adeguati al momento di emergenza sanitaria.