05–08-2020-ravenna mostra al private banking della cassa di ravenna in piazza del popolo ravenna . i gelati di francesca pirazzini

La Cassa di Ravenna S.p.A., nell’ambito delle iniziative di valorizzazione del collezionismo privato, ospita presso le proprie vetrine del “Private Banking” di Ravenna (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, fino al 18 agosto prossimo, una originale  mostra dal titolo “ I gelati ”, esposizione di scatole di  latta per  coni gelato in cialda, attrezzature per gelaterie e  targhe pubblicitarie di vari marchi che ancora oggi producono gelati.

Gli oggetti esposti appartengono alla collezionista  ravennate Francesca Pirazzini.

Le origini del gelato si perdono nei tempi. Alcuni,  le fanno risalire  alla Bibbia: Isacco, offrendo ad Abramo latte di capra misto a neve, avrebbe inventato il primo “mangia e bevi” della storia. Altri, invece, le affidano agli antichi Romani, alle loro “nivatae potiones”, che erano veri e propri dessert freddi.

Solo nel Cinquecento,  si assisterà ad un vero e proprio  trionfo di questo alimento: è Firenze a rivendicare l’invenzione del gelato ‘moderno’ che per primo utilizza il latte, la panna e le uova, una golosa innovazione che si deve all’architetto Bernardo Buontalenti.

Altro grande maestro gelataio  fu Francesco Procopio dei Coltelli, gentiluomo palermitano che, trasferitosi a Parigi alla corte del Re Sole, aprì il primo caffè-gelateria della storia, il tuttora famosissimo caffè Procope.

Nel 1884 apre, a Torino, una delle più note rivendite commerciali di gelato in Italia. Era l’inizio della gelateria Pepino, dal nome della famiglia napoletana che si trasferì nel capoluogo piemontese e che ancora oggi produce gelati. Tale rivendita fu  la prima, nel nord Italia, a portare il gelato a un livello popolare.

Tra le varie scuole che si sono distinte nel tempo, nella fabbricazione ed esportazione all’estero della cultura italiana del gelato, emerge quella veneta, in particolare quella della Val di Zoldo, nel Cadore, in provincia di Belluno, che ha saputo farsi apprezzare in tutto il mondo. In particolare il gelataio cadorino Italo Marchioni, nel 1903 inventò il cono gelato, ovvero un contenitore fatto di cialda da riempire con palline di  gelato.

Il primo gelato industriale su stecco, il Mottarello al fiordilatte, nasce in Italia nel 1948. Subito dopo, negli anni 50, arriva il primo cono con cialda industriale, il mitico Cornetto.

Dopo è la volta dei vari Sammontana, Sanson, Tanara, Soave, Algida, Chiavacci, Eldorado, Alemagna e Tre Marie… complice l’ingresso del frigorifero nei bar e nei caffè.

Negli anni ‘70, con la diffusione del freezer domestico, compare invece il primo secchiello formato famiglia, il Barattolino, seguito dal primo biscotto diventato un gelato di successo, il bicolore Ringo.

Il gelato diventa così un alimento disponibile in tutte le case.