La maxi operazione “Vicerè” della Guardia di Finanza, partita da Livrono, sta coinvolgendo sette regioni ed in particolare anche la provincia di Ravenna, fra arresti e perquisizioni. Sono tre le persone arrestate con l’ipotesi di associazione a delinquere. Tutti faentini, a cui sono stati riservati i domiciliari. Altre quattro persone sono state sottoposte all’identica misura detentiva, mentre due sono finite in carcere, fra questi il viceprefetto dell’isola dell’Elba, ritenuto dagli investigatori vicino alla ‘ndrangheta.
Le indagini si sono concentrate su un gruppo nato a Livorno per commettere frodi fiscali. Nel complesso 27 i soggetti denunciati. Oltre alla frode fiscale, il gruppo è accusato di associazione a delinquere, porto abusivo di esplosivi (detenuti al fine di compiere atti intimidatori), contrabbando di 9 tonnellate di sigarette, illecita sottrazione al pagamento delle accise sugli alcoli.
L’indagine attualmente sta coinvolgendo 120 militari, impegnati a Torino, Asti, Padova, Pisa, Pistoia, Campobasso, Napoli, Salerno, Lecce, Brindisi, oltre che nelle province di Ravenna e Forlì.