70 i negozi censiti a Ravenna con il caratteristico tratto del bambù, numerati in modo sequenziale e che rappresentano solo una parte delle numerose attività abbandonate nei centri storici del nostro Paese. L’artista Freak of Nature è arrivato anche a Ravenna per “marchiare” alcuni edifici abbandonati.
Sono ormai 2490 le vetrine delle città fregiate dal simbolo verde e stilizzato del bambù, marchio di fabbrica dell’artista: Vicenza con 90 attività marchiate, Padova con 125, Belluno con 60, Venezia con 130, Rovigo con 85, Mestre con 145, Dueville con 30, Treviso con 70, Verona con 100, Ferrara con 105, Parma con 70, Schio con 80, Modena con 80, Castelfranco veneto con 80, Reggio Emilia con 140 , Mantova con 100 , Bergamo con 95, Brescia con 137, Milano con 165, Pordenone con 90 e Bologna con 80 , Monza con 52 , Udine con 140 , Bassano del Grappa con 50 nel 2021 e 123 nel 2024, Thiene con 84.
L’obbiettivo è portare sotto i riflettori di cittadini, amministratori, associazioni di categoria e media, le tante attività sfitte e negozi abbandonati che ormai ci circondano e che persistono in un limbo di attesa indefinita verso una nuova identità, inducendo ad una riflessione sociale e ad un dialogo costruttivo sul fenomeno dello spopolamento commerciale identitario.
“La scritta “sfitto”, accompagnata dai segni verdi del bambù in diverse tonalità e che caratterizzano la poetica murale di Freak of Nature, sono un intervento di denuncia che non genera alcun danno (i colori sono a base d’acqua e si puliscono con un colpo di spugna) ma che induce i cittadini a scontrarsi e riflettere su ciò che sta accadendo nella stragrande maggioranza delle città italiane: la crisi economica, troppi spazi vuoti, perdita di identità, spopolamento, degrado urbano ed umano, mancata integrazione e la difficoltà nell’essere a misura d’uomo” spiega un comunicato stampa a corredo dell’azione conclusa nel capoluogo bizantino.

























































