“L’adozione generalizzato della cosiddetta “zona 30” nella città di Bologna, ha riaperto anche a Ravenna il dibattito su PUMS e PGTU, come Ravenna in Azione, auspichiamo che il confronto su questi strumenti, non diventi l’ennesimo teatro di scontro ideologico tra destra e sinistra, dove o va bene tutto o nulla va bene e in questo senso condividiamo l’impostazione del Sindaco, Michele De Pascale che ha definito il tema non prioritario.

In ogni caso ZTL e strade con limite a 30 km/orari devono essere un punto di arrivo di un piano complessivo di riordino del traffico e delle infrastrutture stradali del nostro Comune, in particolare:

• L’allargamento della ZTL deve rispettare l’accessibilità alle zone commerciali, non deve creare “desertificazione e abbandono” e deve risparmiare strade di raccordo fra zone cittadine già mal collegate tra loro. In quest’ottica l’impianto del PGTU è tutto sommato accettabile ad eccezione, per le ragioni sopra indicate, di via Oberdan, piazza Caduti e via Paolo Costa le cui destinazioni vanno ripensate. Anche la zona Borgo San Rocco, via Pascoli, va regolamentata solo dopo la realizzazione della rotonda fra via di Roma/Cesarea e via Renato Serra e l’ampliamento del parcheggio di fronte al Macello. Più in generale, la cintura attorno al centro storico va dotata di parcheggi facilmente accessibili.

• Per quanto riguarda le Zone 30, prima del loro ampliamento, devono essere realizzati lavori di adeguamento infrastrutturale (marciapiedi e ciclabili, restringimento di carreggiata, ecc.) e del TPL (comprese le obsolete e spesso fatiscenti fermate dei bus e la relativa segnaletica). Bene le Zone 30 in aree residenziali e in prossimità di scuole, palestre e infrastrutture sportive in genere, ma deve rimanere limite dei 50 km/h nelle arterie principali anche nel contesto urbano. Soprattutto dove la presenza di semafori e dove la larghezza della carreggiata consentono la loro percorrenza in sicurezza.

Nel PUMS sono indicate quattro infrastrutture vitali per sgravare il centro cittadino dal traffico (bypass Candiano e Ponte Nuovo, chiusura tangenziale fra Rotonda Spagna e via Fuschini, collegamento Fornace Zarattini con la rotonda del centro iperbarico), come Ravenna in Azione abbiamo già posto particolare attenzione sul secondo attraversamento del Canale Candiano e anche in questa sede, ci preme ribadire che sia un vero e proprio bypass che permetta di collegare la Classicana alla Romea, riteniamo assolutamente insufficiente la fotocopia dell’attuale ponte mobile.

Infine come Ravenna in Azione, auspichiamo che a fronte dell’adozione di importanti novità sulla viabilità, ci siano limitati periodi di transizione che permettano ai cittadini di abituarsi, non è accettabile che i nuovi limiti coincidano con le attività sanzionatorie della Polizia Locale.”

Stefano Ravaglia

Segretario Comunale Ravenna in Azione