“Pochissimi giorni dopo l’alluvione del settembre 2024, che ha distrutto la località di Traversara, il gruppo consiliare La Pigna – Città, Forese, Lidi rese pubblico l’invio di un esposto alla Procura della Repubblica di Ravenna, nel quale era allegata la delibera n. 195 della Giunta regionale del 13 febbraio 2023, che riduceva di 933.000 euro il budget destinato ai lavori urgenti sull’argine del fiume Lamone, per trasferire tali risorse a un intervento per la realizzazione di una cassa di laminazione a Parma.
Ed è proprio questa delibera uno dei perni su cui si fonda l’indagine della Procura della Repubblica.
Sono due gli aspetti che emergono chiaramente dall’indagine, condotta con scrupolo e serietà dalla Procura della Repubblica di Ravenna, sull’alluvione del settembre 2023 che ha tragicamente colpito Traversara, i suoi residenti e che ha miracolosamente risparmiato Santerno e Mezzano.
Il primo aspetto, legato alla perizia redatta dai consulenti incaricati, smonta definitivamente la balla politica che il Partito Democratico, che governa da decenni in modo ininterrotto Regione, Provincia e Comune di Ravenna, ha raccontato sin dalla prima alluvione del maggio 2023, e cioè che tutta la responsabilità fosse da attribuire esclusivamente al cambiamento climatico.
Il secondo aspetto che emerge è la responsabilità politica del PD e dei suoi rappresentanti istituzionali, a cominciare da Errani, Bonaccini fino a de Pascale.
Le risultanze dell’indagine della Procura della Repubblica di Ravenna affermano a chiare lettere che le responsabilità sono in capo alla Regione Emilia-Romagna, che non ha realizzato gli interventi di messa in sicurezza dell’argine del fiume Lamone, a rischio collasso, in località Traversara.
Risultanze che vedono indagate 12 persone, tra dipendenti regionali e appartenenti alla ditta che stava realizzando i lavori di ripristino dell’argine del Lamone collassato a Traversara.
La perizia richiesta dalla Procura della Repubblica di Ravenna afferma inoltre che l’argine del Lamone è tuttora a rischio di collasso, segno evidente che i lavori realizzati post alluvione del 2023 dalla Regione Emilia-Romagna non sono stati efficaci, se non addirittura sbagliati.
È evidente che, anche se nessun membro dell’allora Giunta regionale, che adottò il 13 febbraio 2023 la delibera che trasferì 933.000 euro dall’intervento di messa in sicurezza del fiume Lamone a Traversara per finanziare la realizzazione della cassa di laminazione nei pressi di Parma, risulta formalmente indagato, le responsabilità politiche e amministrative del PD sono evidenti e incontestabili.
Per decenni la Regione Emilia-Romagna, da sempre amministrata dal PCI fino all’attuale PD, non ha fatto pressoché nulla per la messa in sicurezza del territorio ravennate dal rischio alluvione.
Su questo aspetto le responsabilità, almeno al momento politiche e amministrative, di Bonaccini, di de Pascale e del Partito Democratico sono incontestabili.”