Il segretario dell’ UGL Chimici di Ravenna, Luca Michieletti, è intervenuto con un proprio commento nel dibattito in corso per manifestare il proprio dissenso sulla chiusura anticipata della produzione di gas naturale della piattaforma Eni ‘Angela Angelina’ situata nel mare Adriatico in prossimità della costa ravennate.

“E’ conosciuta la profonda crisi in cui si trova il settore dell’estrazione degli idrocarburi ravennate, per molteplici ragioni, con ricadute pesanti sull’occupazione dei lavoratori un forte una difficoltà ulteriormente complicata dall’emergenza sanitaria in corso da Covid-19. Ed è noto quale importante apporto ha dato e continua a dare il settore per il sistema economico e sociale della comunità ravennate. Credo sia fondamentale la collaborazione di tutti per sostenere il lavoro e l’occupazione, riporta il segretario. Mi sorge pertanto il forte dubbio – dice Michieletti – se la chiusura anticipata della piattaforma Angela Angelina, per le negative ricadute prevedibili, sia ancora una scelta primaria nell’attuale contesto. Se tale decisione sia ancora opportuna e rispondente alle attuali priorità economiche , sanitarie , sociali ed ambientali, considerando la situazione epidemiologica in atto da Covid -19, per i suoi effetti e le difficili conseguenze”.

“Credo sia importante che il tema vada riaffrontato contestualmente e chiedo l’apertura di una nuova discussione con il coinvolgimento di tutte le autorità locali, per dare un’adeguata risposta. Confido sull’importante contributo del Sindaco di Ravenna che ha manifestato sensibilità alle difficoltà del locale comparto dell’energia”: conclude il segretario dell’UGL Chimici di Ravenna, Luca Michieletti.