Con l’autunno riparte la campagna per la prevenzione dell’Ictus Cerebrale. Sono tre le giornate di screening gratuito organizzate da A.L.I.Ce Ravenna ODV, associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale, in collaborazione con il Distretto Sanitario dell’Ausl Romagna e la U.O. di Neurologia. La prima sabato 7 ottobre a Sant’Alberto, presso la Casa della Comunità di via Cavedone 37, cui seguiranno quelle del 28 ottobre a Cervia e a Russi nel mese di dicembre.

I partecipanti saranno sottoposti ad alcuni esami clinici finalizzati alla misurazione del rischio individuale di ictus. L’intervento, previsto dalle 9 alle 12.30, è rivolto a tutti cittadini adulti di Sant’Alberto e zone limitrofe a prescindere dall’età e prevede: un test rapido di misurazione di glicemia e colesterolo; la misurazione della pressione arteriosa e il rilievo di eventuali aritmie cardiache; la valutazione medica, qualora dai test effettuati si rilevasse un elevato rischio per malattia cerebrovascolare, attraverso un colloquio e suggerendo, eventualmente, ulteriori approfondimenti diagnostici. I risultati delle indagini con la valutazione del rischio saranno consegnati ai singoli interessati.

Per partecipare è necessario prenotare telefonando al numero 331.1304368, dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18, oppure inviare una richiesta tramite WhatsApp attendendo di essere ricontattati per fissare un appuntamento.

“A partire da inizio ottobre riprenderanno le attività di A.L.I.Ce. Ravenna Odv non solo sul fronte della prevenzione e della campagna di comunicazione per il riconoscimento dei sintomi, ma anche quelle di carattere assistenziale rivolte a sostenere le persone nel post

ictus per migliorare il benessere psicofisico – ricorda Daniela Toschi, presidente di A.L.I.Ce Ravenna e A.L.I.Ce Emilia Romagna -. Ripartono dunque le attività rivolte ai pazienti: l’attività fisica adattata in palestra per ottimizzare le capacità residue di persone con disabilità motorie, la logopedia associata a musicoterapia per afasici, l’arteterapia per favorire l’espressione della creatività e la manualità, l’assistenza psicologica, i laboratori fisioterapici in micro gruppi, gli incontri ricreativi del sabato mattina per promuovere la socializzazione. Viene posta attenzione anche ai caregiver familiari con attività formative di pratica assistenziale e cura della persona con disabilità e supporto tramite momenti di sollievo”.