Una vera e propria organizzazione criminale internazionale è stata sgominata grazie alle meticolose indagini del Nucleo Cites dei Carabinieri, Carabinieri Forestali e Squadra Mobile di Ravenna portando all’arresto di 6 persone coinvolte in un traffico illecito di cuccioli di simil bulldog francese e volpini di Pomerania. I cagnolini, venduti a prezzi esorbitanti senza la necessaria documentazione originale che ne attestasse la provenienza, arrivavano da un allevamento situato in Slovacchia e da altri Paesi. Secondo quanto ricostruito, i documenti con cui venivano venduti i cuccioli erano autoprodotti dai trafficanti e non fornivano alcuna garanzia riguardo alla tracciabilità genetica.

LNDC Animal Protection sporge a sua volta denuncia per il reato di traffico illecito di animali da compagnia previsto dagli articoli dalla Legge n. 201 del 2020. Questo gravissimo caso di mercificazione di piccole vite mette a rischio, senza alcun rispetto, il loro benessere e la loro salute. Oltre alle questioni burocratiche sulla certificazione della razza, infatti, la mancata tracciabilità genetica di questi poveri cani li espone a numerosi problemi di salute.

Innanzitutto voglio ringraziare le forze dell’ordine per aver indagato a fondo per risalire a quella che sembrerebbe essere un’associazione a delinquere internazionale, bloccando finalmente il loro operato che metteva a rischio la vita e la salute di questi animali e rappresentava una truffa nei confronti di chi li acquistava. Allo stesso tempo, come sempre, voglio però lanciare un appello ai cittadini: questo tipo di comportamenti, purtroppo, sono dovuti anche alla grande richiesta che c’è per acquistare cani di un certo tipo. Non è un caso, infatti, che questo traffico riguardasse soprattutto i bulldog francesi, attualmente molto “di moda”. Se non si vuole contribuire alla diffusione di questi illeciti, bisognerebbe uscire dalla logica della razza che è in voga in un certo momento. I cani non sono oggetti, ma esseri senzienti che dovrebbero essere adottati e accolti in casa come membri della famiglia e a nessuno dovrebbe venire in mente di comprare un membro della propria famiglia”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.