E’ un gradito ritorno quello del pianista Giuseppe Albanese che martedì 18 marzo alle ore 21 salirà nuovamente sul palcoscenico del Teatro Alighieri, anche questa volta su invito dell’Associazione Mariani per la stagione “Ravenna Musica”.

Giuseppe Albanese, dopo la vittoria di diversi premi tra cui il Premio Venezia assegnato da una giuria presieduta da Roman Vlad e il “Premio speciale per la miglior esecuzione di musica contemporanea” al Concorso “Busoni” di Bolzano, nel 2003 vince il primo premio al “Vendôme Prize”, con la giuria presieduta da Sir Jeffrey Tate, definito da Le Figaro «il concorso più prestigioso del mondo attuale».

Dopo questi riconoscimenti, la carriera del pianista calabrese è decollata vertiginosamente, meritandosi l’apprezzamento della critica internazionale che ha scritto di lui:  “ciò che colpisce nell’interpretazione di Albanese è il suo fondersi con il pianoforte, quasi in un moto simbiotico, in una familiarità quasi ancestrale”.

Se in Italia ha suonato per le maggiori stagioni concertistiche, i più importanti festival e la gran parte delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, all’estero è stato invitato ad esibirsi da autorevoli ribalte dal Metropolitan Museum di New York al Konzerthaus di Berlino, dal Mozarteum di Salisburgo alla  Salle Cortot di Parigi, dalla Laeiszhalle di Amburgo alla Filarmonica di San Pietroburgo.

Fiore all’occhiello della brillante carriera di Albanese sono le sue incisioni con la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon con la quale ha debuttato nel 2014 con il concept album “Fantasia”, a cui seguono “Après une lecture de Liszt” nel 2015 e “Invitation to the dance” nel 2020.

Il programma che proporrà il pianista, che fra le altre cose è laureato in Filosofia con una tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage, prevede la Sonata in Si bemolle maggiore op.  106 di Felix Meldelssohn, scritta nel 1827, e la Sonata n. 1 in Do maggiore op. 24 di Carl Maria von Weber del 1812.

La seconda parte è dedicata a composizioni spagnole: Rapsodia spagnola di Franz Liszt, una delle composizioni più famose dell’autore, scritta nel 1863 in ricordo del suo tour in Spagna, due brani di Enrique Granados Los requiebros e Quejas o la maja y el ruiseñor appartenenti alla raccolta Goyescas., due brani di Isaac Albeniz Triana e Navarra facenti parte della suite per pianoforte Iberia composta tra il 1905 e il 1909.  In chiusura Capriccio spagnolo del compositore polacco Moritz Moszkowski, pubblicato la prima volta nel 1885.

Prezzi biglietti da € 5,00 a € 30,00 a seconda del settore e dell’età.

Info: teatroalighieri.org; angelomariani.org