Che tu sia alla riscoperta della grande tradizione o voglia esplorare le rotte del contemporaneo, non c’è bisogno di scegliere: tra marzo e aprile la Stagione Danza del Teatro Alighieri di Ravenna spazia dal più classico dei classici a coreografie che coniugano il rigore e la precisione del balletto alle suggestioni più sorprendenti per un concentrato di energia e meraviglia. Mentre sono già disponibili gli abbonamenti, a cui sarà ancora dedicata una riserva di posti, lunedì 28 febbraio si aprono le prevendite dei biglietti per i tre appuntamenti in programma: il 19 e 20 marzo l’Alonzo King LINES Ballet è ospite con The Personal Element e Azoth, dittico di coreografie in prima italiana firmate dal fondatore della compagnia di San Francisco; il 2 e 3 aprile il Balletto Yacobson di San Pietroburgo propone il titolo simbolo dell’universo sulle punte, Il lago dei cigni di Petipa e Ivanov; il 23 e 24 aprile la prima visita a Ravenna della Compagnie Hervé Koubi ci guida ne Les nuits barbares, il potente ed emblematico lavoro del coreografo franco-algerino, una creazione ad altissimo impatto visivo. I biglietti (da 12 a 30 Euro) sono acquistabili presso la Biglietteria del Teatro Alighieri (lun-sab 10-13, gio anche 16-18), anche telefonicamente 0544 249244, online sul sito ufficiale, presso gli IAT di Ravenna e Cervia e tutte le filiali della Cassa di Ravenna SpA. Previste tariffe ridotte (da 10 a 24 Euro) per gli abbonati 2019/20 e gli over 65 e biglietti a 5 euro per gli under 18.
È il personale al centro della poetica di, appunto, The Personal Element, una delle due coreografie che la Alonzo King LINES Ballet presenta per la prima volta in Italia il 19 e 20 marzo al Teatro Alighieri. Questa creazione di Alonzo King, vero re della danza americana, lascia a ogni spettatore il compito di costruire la propria sintonia con le sfumature e gli umori espressi dai corpi in movimento. La compagnia è celebre in tutto il mondo per come ha saputo sposare elementi del balletto classico all’emozione del jazz, alle danze etniche, alle tecniche moderne e contemporanee…per mantenere intatto il senso di meraviglia dello spettatore, come ben dimostra Azoth, la mercuriale suite per dieci danzatori che completa le due serate.
Il 2 e 3 aprile, il Balletto Yacobson di San Pietroburgo, compagnia fondata da Leonid Yacobson e oggi guidata da Andrian Fadeev, propone il più classico dei classici, Il lago dei cigni. Quando Marius Petipa, che avrebbe dato alla protagonista Odette il suo doppio Odile, e il suo assistente Lev Ivanov, che avrebbe creato gli amatissimi atti bianchi, ascoltarono per la prima volta la musica che il giovane ma già famoso Čajkovskij aveva composto, subito ne intuirono il carattere innovativo. E seppero farne la chiave per schiudere al balletto le porte di una nuova dimensione sinfonica, creando un’immagine, fragilissima e potente, che è indelebilmente impressa nella coscienza collettiva.
Ma è con la Compagnia Hervé Koubi e Les nuits barbares, il 23 e 24 aprile, che non solo il percorso danza ma anche l’intera stagione 2021/22 trova il proprio gran finale: su musiche di Mozart, Fauré, Wagner e di tradizione algerina, unendo la potenza ipnotica della parata da guerra alla precisione del balletto, i danzatori fanno vorticare le gonne come dervisci, brandiscono coltelli, indossano maschere gioiello e riscrivono una storia millenaria. Le ombre si alzano dalle notti barbare e mostrano l’alba di una cultura condivisa, quella del Mediterraneo, danzandone il mito fino a chiudere il cerchio della riflessione aperta a ottobre, con Haydn e la sua Isola disabitata, sul confronto fra stato di natura e civiltà.
La Stagione 2021/22 del Teatro Alighieri è resa possibile dal sostegno del Comune di Ravenna, della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.