“Il Consiglio comunale pochi mesi fa ha perso un’opportunità nel momento in cui ha modificato il regolamento del Consigli territoriali poiché ha lasciato questo organismo elettivo senza poteri e con una funzione quasi ininfluente, dimenticando, tra l’altro, che rappresenta l’anello più vicino ai cittadini e al territorio. E per questo forse sarebbe stata l’occasione buona, quella del Consiglio di Palazzo merlato, di fare un’analisi più approfondita riempendo di contenuti un contenitore semivuoto.
D’altra parte vale la pena di ricordare come il legislatore abbia voluto semplificare l’architettura istituzionale sopprimendo le Circoscrizioni con il precipuo scopo di contenere la spesa pubblica. Il tutto con un risultato deludente di eliminare gli organismi decentrati il cui costo rappresentava la vera goccia nell’oceano, quando, poi, con la medesima coerenza…. lo stesso legislatore con una legge successiva la 234/2021 ha aumentato le indennità di carica per i sindaci e i compensi per gli assessori.
Tornando ai Consigli territoriali mi rendo conto, tra l’altro, che l’Amministrazione comunale di Ravenna non abbia inteso creare un doppione delle vecchie Circoscrizioni soppresse, ma piuttosto un organismo di partecipazione più snello. Tanto snello, però, da limitare sensibilmente i poteri e le funzioni escludendo tali consigli da una serie di competenze che si sarebbero certamente rivelate funzionali, coerenti e opportunamente integrate con l’attività dell’Amministrazione comunale.
Il compito principale resta quello di individuare le priorità dei singoli territori, limitandoli ad un massimo di cinque per ogni branca (5 per illuminazione, 5 per lavori pubblici/investimenti, 5 per marciapiedi, …) cinque per una superficie di kmq 81,12 e 40.150 abitanti per la 2 Ravenna sud, alla stregua delle piccole Aree territoriali, come quella di Roncalceci con 3.580 abitanti, Castiglione con 8.017 o Piangipane con 6.416 ad esempio!
Inoltre l’esame del bilancio del Comune pare non sia più oggetto di esame da parte del decentramento: ci si chiede, dunque, cosa resti di questo progetto voluto dalla giunta comunale.”