A partire da oggi e fino al 29 ottobre è possibile presentare domanda per la rinegoziazione dei canoni di locazione, come deliberato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del  Programma regionale per la concessione dei relativi contributi.

L’avviso pubblico e la modulistica possono essere visionati e scaricati al link: https://bit.ly/3oTHWL7

La domanda può essere presentata all’Ufficio Casa del Comune, in viale Farini 26; per chiarimenti e ulteriori informazioni è disponibile il numero 0544.210156, dal lunedì al venerdì, dalle 11.30 alle 13.30.

Inoltre a seguito di specifico protocollo sottoscritto con le organizzazioni di rappresentanza dei proprietari e degli inquilini, per le cittadine e i cittadini ravennati è possibile farsi assistere nella gestione della pratica di rinegoziazione dai seguenti organismi e sindacati: Associazione piccoli proprietari edilizia (Appe – Confedilizia Ravenna), Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari (Asppi), Unione piccoli proprietari immobiliari (Uppi), Associazione piccoli proprietari case (Appc), Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari (Sunia), Sindacato inquilini casa e territorio (Sicet), Unione nazionale inquilini ambiente e territorio (Uniat).

 “Questo bando di erogazione contributi permetterà di rinegoziare i contratti di affitto residenziale – afferma il neo assessore alle Politiche abitative Gianandrea Baroncini – garantendo agli inquilini la permanenza nell’attuale alloggio a cifre più basse e ai proprietari un riconoscimento in termini di contributo economico diretto. Si tratta di misure importanti per far fronte all’emergenza casa, che vede ancora molte famiglie in situazione di fragilità. Sappiamo che lo strumento della rinegoziazione richiede uno sforzo di accordo tra proprietari e inquilini, ma pensiamo ne valga la pena per evitare contenziosi dannosi per entrambe le parti”.

Il contributo è erogato una tantum al locatore. La rinegoziazione prevede la riduzione dell’importo del canone di locazione libero o concordato oppure la modifica della tipologia contrattuale da libero a concordato per aiutare le famiglie con Isee fino a 35.000 euro a fronteggiare le difficoltà nel pagamento del canone. Sono esclusi dai contributi legati alla rinegoziazione coloro che hanno già usufruito nello stesso anno di un contributo del “Fondo per l’emergenza abitativa” o di un contributo del Fondo per la “morosità incolpevole” e coloro che sono assegnatari di un alloggio di Edilizia residenziale pubblica. Si tratta di un ulteriore beneficio in materia di agevolazioni sul tema dell’abitare, oltre a quelli già in corso relativi alla concessione di contributi per il pagamento dell’affitto e contributi a fondo perduto in favore di inquilini residenti colpiti dalla crisi economica al fine di evitare lo sfratto.