“Nel mese di novembre 2024, la Fp Cgil ha appreso – non certo per comunicazione della Direzione Assistenziale – che era in atto una vera e propria riorganizzazione del perimetro di responsabilità del coordinamento infermieristico del reparto di Pediatria e Neonatologia dei presidi ospedalieri di Faenza e Lugo. Infatti, con un atto unilaterale, mascherato dalla consueta giustificazione di un “progetto sperimentale”, la direzione assistenziale dell’Ausl Romagna ha affidato allo stesso coordinatore anche la gestione del reparto di Chirurgia Pediatrica del presidio ospedaliero di Rimini”.

Fp Cgil spiega: “Sin da subito abbiamo chiesto chiarimenti in merito, perché tale riorganizzazione, oltre a non rispettare quanto concordato con le organizzazioni sindacali in occasione della definizione dei coordinamenti aziendali, comporta una presenza del coordinatore non sufficiente in ciascun reparto, limitata a pochi giorni alla settimana, quando va bene. Eppure, il coordinatore è garante degli standard assistenziali dichiarati dalla Direzione Infermieristica, attraverso la gestione delle risorse assegnate, in coerenza con i principi di efficacia ed efficienza organizzativa dei processi assistenziali di degenza.
Ci chiediamo: come può un professionista garantire il proprio supporto e supervisionare due reparti di degenza pediatrica, per loro natura complessi da gestire e geograficamente distanti tra loro di molti chilometri?”

Secondo il sindacato: “Questa situazione comporta inevitabilmente un mancato governo e una gestione inadeguata delle attività infermieristiche, che rappresentano il compito principale del coordinatore, insieme a molte altre responsabilità dirette.
Come FP CGIL, abbiamo già contestato diverse riorganizzazioni di questo tipo, anche all’interno della stessa provincia, dove interi servizi vedono la presenza del responsabile, in molti casi, nemmeno per un giorno a settimana.
Un ulteriore effetto negativo di questa riorganizzazione è l’esposizione di altri professionisti a responsabilità che, per natura giuridica, non competono loro.
Inoltre, la cronica carenza di personale — aggravata nel periodo estivo — sovraccarica ulteriormente i professionisti in servizio con attività che non solo esulano dalle loro competenze, ma sottraggono tempo prezioso all’assistenza diretta ai pazienti”.

“È doveroso denunciare che, nonostante una formale richiesta di chiarimenti inviata alla Direzione Assistenziale, ad oggi la risposta è stata: il totale silenzio.
Per la FP CGIL, il delegato sindacale Marco Palagano ha più volte tentato, sia in via formale che informale, di affrontare e risolvere la questione, ricevendo però solo indifferenza e mancate risposte. In mancanza di risposte, è legittimo supporre che tale riorganizzazione rappresenti solo l’inizio di un disegno molto più ampio, che potrebbe coinvolgere altri reparti e servizi della sanità romagnola, a danno della qualità dell’assistenza, dell’erogazione dei servizi e del rispetto per tutti i professionisti che, nonostante condizioni di forte disagio, ogni giorno si impegnano per garantire la migliore assistenza possibile.
Come FP CGIL non ci fermeremo qui. Questo atteggiamento da parte della Direzione Assistenziale dell’Ausl Romagna è inaccettabile. Chiediamo ancora una volta un deciso passo indietro, nell’interesse della collettività e dei professionisti che operano nei servizi”.