“Ravenna in Comune apprezza che START Romagna si sia finalmente decisa a restituire il maltolto. Ha dichiarato infatti la società che gestisce il trasporto pubblico romagnolo: «In relazione alla recente manovra tariffaria che ha interessato il trasporto pubblico e alla sospensione del titolo destinato agli Over 70, in vendita fino allo scorso mese di agosto nel bacino di Ravenna al costo di 110,00 €, si informa che tale titolo di viaggio è nuovamente disponibile fino alla fine del 2023. La riapertura temporanea della vendita dell’abbonamento Over 70 è stata motivata dalla necessità di attendere la definizione di una nuova tariffa dedicata agli ultrasettantenni, che sarà il risultato dei tavoli tecnici attualmente in corso tra Start Romagna, AMR, Enti Locali e dal confronto con le parti sociali».

Un mese fa Ravenna in Comune aveva sollecitato il Comune di Ravenna ad intervenire per ripristinare quanto START aveva eliminato. Denunciavamo che: «Una forma particolarmente odiosa è stata quella di incidere sulle agevolazioni accordate alle categorie più fragili. Tanto per fare un esempio, un adulto over 70 godeva di una tariffazione agevolata che consentiva all’abbonato l’impiego senza limiti di bus urbani, mare e di tutti gli extraurbani, del distretto di Ravenna. Ora non più. Come Ravenna in Comune chiediamo al Sindaco di ripristinare quanto meno le agevolazioni per chi è in condizione potenziale di maggiore fragilità economica». Ora, finalmente, assistiamo ad un passo indietro di START Romagna, rispetto a quella che, stando a quanto affermava la società, sarebbe stata una decisione condivisa con l’Agenzia Mobilità della Romagna e con gli Enti Locali.

Non sappiamo se la decisione fosse stata effettivamente condivisa o le parti “non si fossero capite”. L’amministratore di AMR, Guido Guerrieri, ex assessore nostrano, lì insediato per volontà di de Pascale, ha usato i termini di “svista” e “incidente di percorso”. Facciamo fatica a comprendere come de Pascale, Sindaco del Comune e Presidente della Provincia di Ravenna, enti che hanno la partecipazione maggioritaria in START Romagna tramite Ravenna Holding, potesse essere stato lasciato all’oscuro della decisione. Di certo sappiamo che de Pascale ha condiviso tutti gli altri aumenti applicati ai titoli di viaggio che, come Ravenna in Comune, gli avevamo invece chiesto di respingere già dal luglio scorso. Ribadiamo dunque che la decisione di aumentare il costo del trasporto pubblico è andata esattamente nella direzione opposta rispetto all’impegno da lui assunto, all’interno del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, ad operare per l’obiettivo del trasporto pubblico gratuito ad emissioni zero. Solo a questa condizione ottenne l’assenso di Ravenna in Comune all’approvazione dello strumento di pianificazione ora in fase di aggiornamento.

Restiamo dunque in attesa che gli annunciati tavoli tecnici confermino una tariffa effettivamente agevolata nei confronti dell’utenza over 70 ma, al contempo, non possiamo che condannare la generale disincentivazione del trasporto pubblico dovuta alle scelte di START Romagna avallate da de Pascale & co. Aumenti di prezzo, bassa qualità del servizio, isolamento del forese: sono solo alcune esempi del sostanziale fallimento politico nella gestione dei servizi pubblici di mobilità.”