A seguito della chiusura prevista per il prossimo anno scolastico delle Classi di 1° Elementare di Roncalceci, Castiglione di Ravenna, Borgo Montone e Madonna dell’Albero nel Comune di Ravenna, l’associazione ravennate genitori nella scuola A.R.Ge. comunica la propria contrarietà alle scelte fatte dell’Amministrazione Comunale.

Tale chiusura mette in seria difficoltà le famiglie che sceglievano queste piccole scuole a misura di “bambino” invece dei grandi plessi scolastici da 500 bambini dove i rapporti tra genitori, alunni e corpo docente viene inevitabilmente allentato o assente. Riportiamo le perplessità di un genitore che si è vista rifiutare l’iscrizione del proprio figlio alla classe prima per il prossimo anno scolastico, avendo altri figli già iscritti alla stessa scuola nelle classi successive:

È un vero peccato” afferma Ennio Ragazzini Presidente A.R.GE odv “che quest’anno con tutte le regole contro il coronavirus venga chiusa proprio la scuola di Madonna dell’Albero una scuola sicurissima con una sezione soltanto dove i bambini ancora riescono a stare assieme senza fare assembramento nella scuola Grande Albero ci sono 5 classi con una sezione sola la A, quest’anno il provveditore pare abbia deciso di chiudere questa bellissima realtà perché c’erano soltanto 7 bambini iscritti. Questo è un vero peccato una grave perdita ma soprattutto un controsenso in questo momento che c’è proprio bisogno di spazi non troppo pieni come questa bella scuola a livello personale o un bambino che mi va in quinta e un altro che dovrà fare la prima da un’altra parte è già la cosa è pesante perché non vorrei mai sradicare mio figlio da una realtà così bella mi chiedo perché tanto i genitori hanno scartato l’ipotesi di mandare i loro bambini qui a Madonna una scuola dove un bambino viene considerato curato sostenuto, relazioni che in altre scuole non accadono più in quanto le classi pollaio sono quanto peggio possa succedere ai nostri bambini, soprattutto quando sono piccoli.

Vorrei fare un appello a tutti quei genitori hanno deciso di non mandare i loro figli proprio in una realtà bella come la scuola “Grande Albero” e vorrei chiedere a tutti perché?

Nella scuola “Grande Albero” sono stati inseriti bambini che venivano da altre scuole e che avevano bisogno di essere più curati e considerati e hanno trovato il giusto equilibrio proprio qui a Madonna dell’Albero È un vero peccato ed una grande perdita e speriamo ancora che nel prossimo anno scolastico si possa riproporre una classe prima”.

Noi rileviamo che, al di là dei magniloquenti impegni nazionali in favore della scuola, si continua in quella politica di accentramento dei servizi in strutture sempre più ampie e sempre meno gestibili che di fatto hanno spopolato le nostre montagne e ora spopolano le nostre campagne. Col Covid stiamo vivendo oggi sulla nostra pelle il contraccolpo della chiusura dei piccoli presidi sanitari diffusi sul territorio così come lamentiamo la chiusura delle carceri mandamentali in favore di strutture elefantiache divenute ingestibili. Il problema è quello di una politica urbanistica che privilegia una ipotetica economia di scala rispetto a strutture a misura d’uomo. E non possiamo dimenticare che i ripetuti NO alla riattivazione della rete fluviale del Po come al canale navigabile P.to Corsini/P.to Garibaldi fu motivato dal rifiuto a fare di Ravenna una megalopoli !! che è esattamente quello che stiamo facendo eliminando servizi alle periferie.

Infine, ad avviso della nostra associazione, in questa situazione sarebbe preferibile utilizzare gli spazi e le professionalità disponibili nelle scuole di periferia per ridurre le classi troppo numerose esistenti in città.

Ennio Ragazzini Presidente A.R.GE odv