La sindaca Eleonora Proni, l’assessora alla Cultura Monica Poletti e la Giunta di Bagnacavallo si sono complimentate con Renata Molinari della Bottega dello Sguardo, che lunedì 18 dicembre ha ricevuto all’Arena del Sole di Bologna il Premio speciale Ubu 2023, riconoscimento tra i più prestigiosi in ambito teatrale.
«La Bottega dello Sguardo è un luogo di cultura fecondo, dove la ricerca sul teatro si allarga fino ad abbracciare il territorio e la sua memoria. Tanti in questi anni – ha sottolineato la sindaca Proni – sono stati i progetti che abbiamo condiviso, in primo luogo quelli che hanno visto la valorizzazione del nostro Archivio storico comunale, accanto a momenti di formazione e spettacolo, laboratori, convegni, seminari. La passione e la competenza di Renata e di tutti i suoi collaboratori sono un esempio e uno stimolo per la nostra comunità, una comunità che ama la Bottega e partecipa attivamente alle sue proposte. A Renata Molinari vanno i complimenti dell’Amministrazione comunale e della città tutta per il Premio Speciale Ubu 2023, un prestigioso riconoscimento nazionale che le è stato conferito per il lavoro svolto e per la passione che mette sempre in ciò che fa.»
«La Bottega dello Sguardo di Bagnacavallo (Ra) – si legge nella motivazione del riconoscimento – è l’archivio personale di Renata Molinari, divenuto però anche biblioteca e mediateca pubblica con oltre 4000 titoli. Dal 2016 il patrimonio è catalogato nel Servizio Bibliotecario Nazionale ed è sede dell’omonima associazione culturale, dedita alla diffusione della cultura teatrale e del territorio. Negli ultimi anni la Bottega ha proposto numerosi laboratori di canto e di autobiografia, fra gli altri, ma anche incontri, seminari e convegni di caratura nazionale, riflettendo su attrici e attori, sulla scrittura e sulla trasmissione, alimentando una memoria collettiva con al centro il teatro.»
 
Fondato dal critico e editore teatrale Franco Quadri nel 1978, il Premio Ubu è storicamente un riconoscimento dallo sguardo lungo, che cerca di individuare non solo il meglio che c’è, ma quello che verrà, aprendosi alle nuove prospettive.
Oggi curato dall’Associazione Ubu per Franco Quadri (dal 2012) è suddiviso in circa quindici categorie, che vengono perfezionate periodicamente a seconda dei mutamenti della scena – dallo Spettacolo dell’anno (di teatro e di danza) a regia, attori, drammaturgia, fino ai Premi Speciali – è definito a più voci “l’Oscar del teatro italiano”.
I vincitori sono determinati dagli esiti di una consultazione referendaria tra più di sessanta critici e studiosi teatrali italiani.