I gruppi “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna” e Italia Nostra (sezioni di Ravenna e Forlì) hanno inviato una proposta ufficiale agli enti coinvolti nella procedura relativa ai pini storici del Mausoleo di Galla Placidia, chiedendo che al tavolo tecnico previsto per venerdì 5 dicembre vengano coinvolti esperti di livello nazionale e internazionale.
La richiesta è stata indirizzata a Soprintendenza, Arcidiocesi, Comune, Carabinieri Forestali e Prefettura, enti chiamati a valutare la sorte degli alberi, da tempo al centro di un confronto tecnico e istituzionale. Secondo le associazioni, il rischio è che il tavolo possa portare a una decisione definitiva senza un’analisi sufficientemente approfondita.
Ad oggi, spiegano i comitati, solo i Carabinieri Forestali hanno formulato osservazioni di merito, evidenziando anche alcuni punti non coincidenti con la perizia dell’agronomo incaricato. Tuttavia non hanno potuto valutare nel dettaglio le prove di trazione, elemento tecnico centrale nelle analisi che hanno portato a ipotizzare l’abbattimento.
I cittadini ricordano che, in casi analoghi, gli esperti Erb e Miguel, collaboratori dell’ingegnere Wessolly — ideatore stesso delle prove di trazione — hanno sottolineato l’importanza di un esame accurato e comparato dei dati, con possibilità anche di ripetere le prove quando si tratta di alberature collocate in contesti di particolare pregio.
Per questo motivo propongono che al tavolo vengano invitati tecnici di comprovata esperienza, quali il dott. Gian Pietro Cantiani, il dott. Daniele Zanzi e lo stesso ing. Wessolly (o suoi collaboratori diretti). Una disponibilità che, precisano, verrebbe offerta a titolo gratuito, nell’obiettivo di assicurare la massima trasparenza e accuratezza nella valutazione.
«Il Mausoleo di Galla Placidia — scrivono le associazioni — è un sito di valore mondiale. È fondamentale che nessun passaggio venga affrettato e che si evitino decisioni irreversibili non supportate da analisi approfondite».
In attesa del confronto tecnico, i cittadini ribadiscono che il loro unico obiettivo è prevenire abbattimenti che ritengono “frettolosi o azzardati”, a tutela del patrimonio storico e paesaggistico della città.

























































