Ha destato preoccupazione in molte persone la piena del Lamone che stamattina si è presentata a Marradi dopo ore di pioggia ininterrotte sul dorsale appenninico.
Il fiume, molto velocemente, fra le 8 e le 11 ha visto aumentare la propria portata, andando a toccare il livello record di piena di 2,68 m, superando di gran lunga il livello massimo di attenzione, fissato a 2 m. Il Lamone si è però altrettanto rapidamente svuotato, tant’è che poco più di un’ora dopo aver toccato il picco massimo, il livello di piena è sceso sotto la soglia di guardia.
Nel spostarsi verso valle, il fiume ha comunque portato con sé inquietudini, figlie del ricordo delle alluvione del 2023 e del 2024, e disagi. Nel suo tragitto verso Fognano e Brisighella, l’acqua è uscita dal letto andando ad allagare diversi campi. Allagamenti si sono registrati anche a Brisighella, nella zona del campo sportivo, e a valle del borgo medievale, dove sono state toccate persino alcune case.
Campi pieni d’acqua si sono registrati a Sarna e ad Errano. Spostandosi sempre più verso la pianura, però, il fiume ha iniziato a destare sempre meno timori. A Sarna, il picco di piena ha sfiorato i 4 metri, bel al di sotto della soglia d’allerta di 4,5 m.
Una volta arrivato a Faenza, dove, nel corso di tutto il pomeriggio, in tanti si sono presentati su argini e ponti a monitorare la situazione, il livello idrometrico del fiume ormai era lontano dal portare ulteriori preoccupazioni, fermandosi a 3,82 m, ben al di sotto della soglia arancione, fissata a quota 4,5 m per il centro urbano manfredo.
























































