Una pedalata, vestite di rosa, per le vie del centro per manifestare contro la violenza sulle donne, i femminicidi e le discriminazioni. Ragazze, donne, bambini, si sono ritrovati venerdì pomeriggio alla Casa delle Donne, in occasione dell’8 marzo, per tornare a focalizzare l’attenzione, nel giorno comunemente conosciuto come la festa delle donne, su omicidi, stupri, insulti, molestie, violenze, discriminazioni, ostacoli per accedere all’aborto, precarietà lavorativa, salari più bassi e un welfare inesistente nella quotidianità. Temi che si sono legati allo sciopero, indetto dalle donne, nel quale è stato contestato il disegno di legge Pillon, la legge Salvini, accusata di negare le libertà ai migranti e di legittimare il razzismo, l’ “ideologia di gender”, ma anche il reddito di cittadinanza, visto come una norma familistica, che costringe le donne a restare povere e lavorare in ogni condizione, la mancata estensione delle indennità di maternità e paternità

La pedalata ha attraversato diversi luoghi simbolo della città, in particolare si è fermata in Piazzetta Serra, dove sorge il monumento contro la violenza sulle donne e in ricordo di Simona Andro, uccisa dall’ex compagno, dove la giornalista Carla Baroncelli ha ricordato alcuni momenti del processo a Matteo Cagnoni, condannato in primo grado per aver ucciso la moglie Giulia Ballestri