La Scuola comunale d’Arte e Mestieri “Umberto Folli” di Massa Lombarda festeggia i suoi primi 100 anni con una mostra che ripercorre il lavoro e il ruolo della scuola nel corso del tempo, attraverso l’esposizione delle opere dei maggiori talenti che devono la loro formazione a questa istituzione massese. L’iniziativa sarà anche l’occasione per ricordare e celebrare il centenario, appena trascorso, della nascita di Umberto Folli, uno dei più grandi maestri che hanno diretto la scuola, che ancora oggi porta il suo nome. La mostra, allestita nella Sala del Carmine, inaugurerà venerdì 11 settembre alle 18.30.

L’esposizione ripercorre la storia della scuola attraverso le opere dei principali artisti, insegnanti e allievi che l’hanno frequentata. La mostra si snoda in un percorso espositivo che parte dai maestri che in tutti questi anni hanno diretto la scuola, per poi allargarsi, come fossero i rami di un albero creativo, a tutti gli allievi che si sono particolarmente distinti nella loro carriera artistica.

I visitatori potranno ammirare le opere di Varoli, Orselli, Folli, Zardi e Valgimigli, collezioni private non visibili da decenni, che, grazie a un accurato lavoro di ricerca, sono state individuate e concesse in mostra dagli attuali proprietari. Ad accompagnare le opere, anche documenti dei primi anni della scuola, frutto di ricerche d’archivio, che hanno permesso di ricostruire una storia parallela a quella dell’evoluzione dei cambiamenti della cittadina massese: la mostra assume così la valenza di una testimonianza importante del fondamentale ruolo sociale ed educativo delle Scuole d’Arte e Mestieri sorte sul territorio della Bassa Romagna. La presenza di grandi maestri, con riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, ha reso questa scuola di Massa Lombarda una delle più prestigiose: i suoi allievi, sotto la guida di Folli, nel 1969 si recano a Milano per il restauro del soffitto del Teatro alla Scala ma anche prima, negli anni ’20, le testimonianze delle supervisioni di importanti artisti quali Giuseppe Casalini e Tommaso della Volpe ne mettono in evidenza l’alto livello formativo.

Il percorso prevede una ouverture con le opere dei direttori che si sono succeduti alla guida della scuola negli anni, come appunto Luigi Varoli, Teodoro Orselli, Umberto Folli, Giuseppina Zardi e Luigi Valgimigli (un’opera per maestro). Si è scelta una tematica comune, quella dei fiori, per creare una sorta di ideale viaggio attraverso gli stili peculiari di ciascuno. Saranno inoltre rappresentati, anch’essi con un’opera ciascuno, i più valenti e pregevoli allievi dei vari maestri come Domenico Panighi, Ettore Panighi, Bentini, Ricci, Utili, Camorani, De Giovanni, Cortesi, Benini, Spazzoli, Maiardi, Caranti, Morini, Ricci, Conti, Caravita, Brancaleoni, Renda, Marianni, Preda, Cotignoli, Mantelli, Benassi e Governa.

La mostra sarà visitabile fino al 27 settembre, dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Nelle domeniche di apertura si terranno performance di alcuni degli artisti. L’ingresso è gratuito.