“Come ogni anno riappaiono nella Bassa Romagna i manifesti Pro Vita di messe antiabortiste – dichiara Federica Gullotta vicesegretaria provinciale del PSI – è l’ennesimo attacco alla libertà di scelta delle donne che vengono colpevolizzate se decidono di interrompere la gravidanza. Come socialisti denunciamo da anni le gravi carenze nell’applicazione della legge 194, le difficoltà per le donne dovute alle obiezioni di coscienza, all’ingresso nelle regioni guidate dal centrodestra delle associazioni Pro Vita nei consultori e alle limitazioni all’aborto farmacologico”.

Secondo Gullotta sarebbero altre le strategie da percorrere, a cominciare dalla scuola: “La scelta di interrompere una gravidanza – prosegue Gulotta – è una scelta di per sé grave e dolorosa, in primis per la donna stessa, che comporta strascichi sia a livello fisico, che a livello psicologico. Riteniamo perciò che si debba puntare sulla prevenzione e sull’educazione sessuale nelle scuole che invece il governo ha frenato e ostacolato con il risultato di lasciare i giovani non sufficientemente informati e che, insieme alla carenza di informazione sull’interruzione di gravidanza e sul parto in anonimato, sono alla base dei tragici fatti di cronaca di abbandono di neonati ormai all’ordine del giorno”.