Anche nel corso delle ultime settimane, e in particolare nelle ultime festività natalizie, si sta perpetuando e trascinando la drammatica fase che stanno vivendo i laboratori delle produzioni tipiche del nostro artigianato artistico, piccole imprese, botteghe, spesso a conduzione femminile che mantengono viva la tradizione artigianale caratteristica dei nostri territori.

Queste imprese sono state colpite duramente dalla fase emergenziale, anche più di altri settori, ma non fanno rumore e non attirano l’attenzione.

“Gravissime le perdite nei settori tradizionali della provincia di Ravenna, ossia la Ceramica e il Mosaico. Il lockdown generale della primavera 2020, il blocco dei turisti stranieri, le limitazioni alla circolazione, il blocco dei mercatini e degli eventi, delle fiere, la limitazione delle cerimonie civili e religiose hanno prodotto effetti disastrosi nei fatturati di queste piccole ma preziose imprese”, evidenzia Elisa Grillini, ceramista e Presidente CNA Artistico e Tradizionale Ravenna.

CNA Artistico e Tradizionale di Ravenna ha condotto una ricerca sui fatturati di alcune categorie dei mestieri rientranti nell’artigianato artistico e delle imprese di organizzazione di eventi e matrimoni. Questa la fotografia riscontrata di cui diamo conto ai decisori pubblici:

  • Mosaico, calo di fatturato medio – 54%
  • Ceramica, calo di fatturato medio – 60%
  • Produzione aquiloni, calo di fatturato medio – 71%
  • Tela stampata romagnola, calo di fatturato medio – 60%
  • Produzione bijoux, calo di fatturato medio – 36%
  • Orafo, calo di fatturato medio – 41%

Nello stesso periodo il settore dell’organizzazione di eventi e matrimoni segnala un calo di fatturato del 75%.

“Chiediamo alla politica di ogni livello istituzionale di verificare ogni azione per il sostegno a questi settori caratteristici dei territori della Provincia di Ravenna e del Made in Italy“ dichiara Jimmy Valentini, Responsabile CNA Artistico e Tradizionale Ravenna “chiediamo altresì che la Regione Emilia-Romagna tenga conto di questi dati e delle specificità dell’artigianato artistico per una adeguata azione di ristoro economico, al momento non previsto da quelli già messi in campo per le varie categorie economiche colpite dalla crisi, senza dimenticare il settore organizzazione eventi e cerimonie, capofila poi di una filiera molto articolata di imprese.”