IO RESTO, un film di MICHELE AIELLO arriva a Ravenna, giovedì 17 marzo, ore 21 al Cinema Mariani. Per l’occasione intervengono Fabio Sbaraglia, Assessore alla Cultura Comune di Ravenna e Luca Gennari, co-autore del film.

Un mese dentro la vita di un ospedale, sospeso di fronte all’ignoto. Per la prima volta, una videocamera mostra il fardello emotivo e la gentilezza nei rapporti tra pazienti e personale sanitario durante lo scoppio della pandemia da Covid-19. Lo fa grazie a Michele Aiello, regista che ha girato all’interno degli Spedali Civili di Brescia: “Io Resto” è ciò che vede in quei giorni, l’unico documentario girato interamente proprio dove l’emergenza è stata più dura e drammatica, prodotto dal regista stesso insieme a Luca Gennari (originario di Ravenna) e Zalab, in collaborazione con RCE Foto Verona e Comune di Brescia.

Due anni fa, in questi giorni, iniziavano a susseguirsi le prime ancora confuse notizie sul contagio da coronavirus. Le immagini di ciò che è stato, la memoria di chi ha visto la sua vita radicalmente cambiare – per l’assenza e la mancanza dei cari che non ci sono più – rimangono impresse necessariamente a lungo. Mentre si avvicina il secondo anniversario della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus – il prossimo 18 marzo – torna nei cinema “Io Resto”, documento potente ed evocativo, manifesto per il futuro.

«Il rispetto verso i testimoni di questa storia non è stata l’unica sfida di questo progetto. – dichiara Michele Aiello – Di fatto, io e Luca Gennari abbiamo scritto la storia mentre la filmavamo. Uno dei pochi punti fissi che ci ha guidati fin dai primi giorni di ripresa è stato dirsi che questa storia avrebbe potuto solo che essere collettiva, e così poi è stato. Il punto di vista, invece, si è costruito naturalmente nello stare lì. Pian piano siamo diventati anche noi parte integrante di quella cosa che stavamo vivendo e filmando, compagni di viaggio di tutte le persone di questa storia.»

La diffusione del film avviene al cinema e in qualsiasi luogo di aggregazione sociale e di formazione universitaria. Infatti, il documentario aderisce alla filosofia della Distrubuzione Civile (#soloalcinema), un modello che non considera solo il circuito delle sale, della fruizione tv o tramite piattaforma, ma consente a chiunque, cittadini e associazioni, di poter proiettare il film in un luogo pubblico ritenuto opportuno, con un pubblico che vive l’esperienza della visione insieme, fianco a fianco.

Per i suoi meriti e la potenza evocatica, come messaggio di vicinanza alle comunità più colpite dal covid, il film ha ottenuto per la diffusione il Patrocinio di FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Inoltre, al documentario è stato conferito anche il Patrocinio di FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, ruoli protagonisti nelle immagini di scena.