Nel pomeriggio dell’1 ottobre 2020, a San Lazzaro di Savena, nella elegante sala convegni del Relais “VILLA VALFIORE”, si è tenuta la seconda seduta del  Consiglio Regionale Nuovo Sindacato Carabinieri aperta dal Segretario Generale Regionale Armando De Angelis. Il Segretario ha introdotto l’argomento della legge riguardante i compiti e la disciplina dei Sindacati nel comparto Difesa, ancora in discussione in Senato. Ha poi riversato le indicazioni della Segreteria Nazionale, per le iniziative e le “lotte” da affrontare perché il Legislatore recepisca correttamente le indicazioni della ormai nota Sentenza della Corte Costituzionale. I Sindacalisti con le stellette hanno ribadito la necessità che il legislatore pervenga finalmente ad un testo normativo che sia reale e più intima espressione della società moderna e rispettosa dei principi costituzionali sulle libertà dei popoli democratici, sanciti nella nostra Costituzione.

Presenti anche i segretari provinciali e di sezione della regione Emilia Romagna. Il Segretario Provinciale di Bologna, Davide Cutrino, ha affrontato il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro in relazione alle precarietà e inadeguatezze di alcune caserme del Bolognese, che gli sono state segnalate. Cutrino ravvede l’esigenza di ispezioni per segnalare le precise criticità riscontrabili al Comando Generale dell’Arma.

Il Segretario della Sezione di Ravenna Salvatore Pacia ha introdotto le previsioni riguardanti gli obiettivi di conseguimento di dignitosi adeguamenti stipendiali già dal prossimo rinnovo contrattuale. 

Il Segretario Provinciale di Ravenna Giovanni Morgese ha richiesto di “vagliare ed esaminare l’aspetto riguardante l’esigenza di strutturare e riconoscere al personale un’indennità di “reperibilità” connessa alle quotidiane esigenze d’intervento operativo e di polizia giudiziaria, attualmente non istituita, e maldestramente pretesa con la misera corresponsione di un emolumento connesso all’attuale istituto della “presenza qualificata”, peraltro istituita e vigente per esclusive ragioni d’interesse eccezionale, affatto riguardanti le cogenti e costanti esigenze di ordine e sicurezza pubblica. Va aggiunto inoltre che molti Militari di Unità Operative impegnate sul territorio ininterrottamente – come le Aliquote, Sezioni o Nuclei radiomobili – pur essendo chiamati puntualmente a intervenire a quando non in servizio, non beneficiano neppure dell’attuale istituto della “presenza qualificata”. Una “reperibilità” strutturata e appropriatamente remunerata eliminerebbe di fatto l’emanazione di disposizioni e ordini obiettivamente illegittimi e che di fatto pregiudicano seriamente l’armonia professionale e il sereno rapporto fiduciario tra l’Amministrazione e il personale. L’istituto della  (anelata) “reperibilità” è peraltro diffuso e già riconosciuto per tutti altri pubblici dipendenti, ai snesi e per gli effetti dell’articolo 7  del CCN”