“Le famiglie meritano chiarezza  – afferma Simona Sangiorgi assessora alle Politiche Educative del Comune di Faenza – dunque, anche se dal Ministero non abbiamo ancora ricevuto le necessarie linee-guida per riaprire i servizi, procederemo comunque entro la prossima settimana all’assegnazione provvisoria dei posti-nido alle famiglie che hanno presentato la domanda per i nidi comunali e convenzionati, per poter dare almeno una prima risposta a famiglie e bambine/i  che ormai da troppi mesi stanno aspettando un segnale per la ripartenza dei servizi a settembre e che devono organizzarsi di conseguenza”.

“Siamo già usciti da tempo con la graduatoria provvisoria che riporta i punteggi delle singole domande – prosegue Sangiorgi – e in questi mesi abbiamo lavorato intensamente per essere pronti alla riapertura, prevedendo misure di sostegno economico al sistema integrato 0-3 faentino per garantirne la sopravvivenza ed evitare che le famiglie pagassero di tasca propria le conseguenze del lockdown. Noi siamo pronti, ma senza le suddette linee guida ministeriali e poi regionali non ci è dato sapere  con esattezza come potremo riaprire e alle soglie di agosto non possiamo più restare nell’incertezza.”  

L’approvazione della graduatoria definitiva, elaborata sulla base dei punteggi attribuiti ai diversi parametri previsti nell’apposito Regolamento (che riguardano principalmente i carichi familiari e lavorativi ), consiste nell’assegnazione dei posti disponibili nei nidi comunali e in quelli convenzionati e resta tuttavia subordinata alle linee guida ancora in corso di definizione a livello nazionale per i servizi 0-6 anni e a livello regionale per i servizi 0-3 anni, poiché la definizione più puntuale del numero di posti dipende dall’adozione di misure organizzative e di sicurezza conseguenti alle disposizioni anti-Covid in esse contenute.

Attualmente le assegnazioni provvisorie saranno calcolate sulla base dei posti disponibili prima dell’emergenza sanitaria, salvo poi eventuali modifiche che si dovranno apportare a seguito di quanto verrà disposto dallo Stato e dalla Regione.

L’Amministrazione ricorda inoltre che la legge regionale 19/2016 prevede l’assolvimento dell’obbligo vaccinale come requisito essenziale per la frequenza al nido, e che la mancanza di questo requisito comporta la decadenza dell’iscrizione e quindi l’impossibilità di accedere al nido d’infanzia.