Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ravenna, nell’ambito di una specifica analisi operativa elaborata dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza per contrastare le indebite percezioni di contributi pubblici erogati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno sottoposto a controllo amministrativo una società faentina che ha richiesto e ottenuto i fondi della Cassa Integrazione Guadagni (CIG) e dell’assegno “Covid-19” erogato dal Fondo di Integrazione Salariale (FIS), con riguardo a numerosi lavoratori impiegati come trasportatori e facchini.

Gli approfondimenti investigativi svolti dai finanzieri della Compagnia di Faenza, anche mediante l’analisi di alcuni file rinvenuti ed estrapolati dai computer aziendali, hanno quindi permesso di individuare della documentazione extracontabile attestante la presenza lavorativa per complessive 388 ore di 22 dipendenti mentre ufficialmente questi venivano dichiarati assenti perché in cassa integrazione.

Concluse le attività ispettive, l’amministratore della citata società è stato sanzionato si sensi dell’art. 316-ter, comma 2, del Codice Penale e le condotte illecite sono state segnalate al competente ufficio dell’INPS, per il recupero delle somme indebitamente percepite dall’impresa.

L’attività svolta dalla Compagnia si inquadra nella costante azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni illeciti connessi alla perdurante fase di emergenza sanitaria, tesi a verificare che nessuno possa approfittare illecitamente delle misure straordinarie di finanza pubblica previste a sostegno delle imprese e delle famiglie.