Dopo 5 anni di impegno fuori dalle istituzioni, i GD di Faenza mettono in gioco i propri valori in prima linea.
Cultura, ambiente e diritti sono le pietre miliari del nostro progetto da condividere con il nostro Partito e con tutto il centro-sinistra. Pensiamo che Faenza abbia fatto molti passi avanti, ma che abbia anche tantissima altra strada da percorrere: servono energie nuove per camminare tutti insieme verso una città più inclusiva, sostenibile e sapiente. Pensiamo che Andrea e Giulia siano le persone giuste per trasmettere questi valori e trasformarli in realtà.
Per presentare i candidati, le nostre idee e raccogliere anche altre sollecitazioni organizzeremo lunedì sera 3 agosto un aperitivo per parlarne tutti insieme, bevendo una birra fresca.
Andrea Fortini: “Nel 2015 inizio la mia militanza, a soli 16 anni, e dal 2017 ricopro orgogliosamente la carica di Segretario dei Giovani Democratici. Fin da subito mi sono impegnato nell’organizzazione di eventi e campagne socio-culturali (inclusione, antirazzismo, ambientalismo e parità di genere), non soltanto per trasmettere i nostri valori, ma anche per raccogliere consigli preziosi lungo la strada.
Da sempre appassionato di fotografia, dopo il diploma di liceo classico nel 2018, ho contribuito a fondare un’associazione di fotografia, che ora vanta la partecipazione di tantissimi giovani. Mi sono sempre speso per tantissime associazioni locali cercando sempre di evitare che la politica lucrasse da questi ambiti, ma contemporaneamente lavorando affinché l’impegno politico non fosse un semplice lavoro intellettuale e teorico.
Ho una grande sensibilità per tutto ciò che sia legato alla cultura, ai diritti e all’ambiente. Ho partecipato attivamente a tutte le manifestazioni di piazza dei Fridays for Future e con i Giovani Democratici ho promosso la pulizia del parco Tassinari senza aspettarmi che si muovesse qualcun altro. Ricordo a questo proposito la raccolta di 200 firme per la campagna “FIGLICOSTITUENTI” promosso anche dai GD Faenza con l’obiettivo di inserire la questione ambientale e l’equità generazionale all’interno della nostra Costituzione.
Da qualche mese ho inaugurato un progetto: uno spazio giovane e trasversale, dove sia possibile approfondire tematiche locali e nazionali attraverso l’aiuto di esperti. Questa realtà sta diventando un punto di riferimento culturale giovanile dove poter elaborare ragionamenti e sviluppare spirito critico e ne sono molto orgoglioso.”
Giulia Bassani: “Ho iniziato ad appassionarmi alla politica fin dagli anni del liceo, con accesi dibattiti fuori e dentro la classe. Due anni fa ho concluso il percorso universitario in “Economia e politiche pubbliche”. Ho sempre cercato di dare un peso rilevante agli aspetti sociali e alle possibili ricadute delle decisioni di carattere economico: comprendere come supportare le donne nel mondo del lavoro e nella conciliazione con la vita privata è stato un tema che mi ha appassionata fin da subito e vorrei poter mettere queste conoscenze al servizio della nostra città.
Il mondo universitario, italiano ed estero, mi ha permesso di conoscere persone estremamente differenti da me che mi hanno fornito punti di vista diametralmente opposti, rendendomi incline al dialogo e alla comprensione delle idee altrui. Punti di forza di chi vorrebbe mettersi al servizio della cosa pubblica.
Nel 2015, ho scelto di impegnarmi concretamente in un’attività che mi accompagna da sempre: il teatro. Ho fondato un’associazione culturale insieme ad altre tre giovani donne, della quale faccio ancora attivamente parte. Essere immersa in questo ambiente e aver insegnato teatro ai bambini mi ha resa ancora più consapevole del ruolo cruciale della cultura e dell’educazione nello sviluppo di una società più armoniosa e tollerante. Ecco perché lo sviluppo delle attività culturali nella nostra città è sicuramente un tema su cui vorrei focalizzarmi e fornire il mio contributo.
La spinta più grande mi è stata data dalla Scuola di Politiche, fondata da Enrico Letta: sono stata selezionata nel 2018 ed è stato un anno ricco di incontri stimolanti, confronti, discussioni ed aperture. È qui che ho maturato la consapevolezza che noi giovani possiamo e dobbiamo impegnarci per contribuire a governare la fase storica di grandi cambiamenti e transizioni che ci aspetta.”