È stato firmato il protocollo d’intesa tra il Comune di Ravenna e l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Campus di Ravenna – per il coordinamento delle azioni e la messa a sistema delle progettualità di comune interesse.

“Il protocollo al quale siamo giunti – sostiene l’assessora all’università, Ouidad Bakkali – ha l’obiettivo di diventare uno strumento per mappare i numerosi progetti in corso tra il Campus e il Comune di Ravenna. Negli anni la collaborazione è diventata sempre più intensa e feconda e attraverso il protocollo sarà più semplice seguire le attività e fotografarne gli esiti sul territorio”.

Le attività svolte dai docenti del Campus con l’ente locale sono state moltissime negli anni passati, a volte prevedevano un finanziamento ma molto spesso soltanto una preziosa collaborazione.

Sono state svolte da diversi dipartimenti, con i diversi assessorati su temi che spaziano dalla Cultura all’Ambiente, all’Educazione europea, eccetera.

“Proprio perché i referenti sono stati tanti e diversi – afferma la   presidente del Campus, Elena Fabbri – ci siamo resi conto della opportunità di fissare l’insieme delle azioni condotte per rendere adeguato merito alla motivazione unitaria che è stata alla base di tutte le iniziative, e cioè il beneficio del territorio. Per questo dal lato universitario accogliamo con piacere la definizione del protocollo d’Intesa, in cui l’assessorato all’Università con i vari interlocutori del Comune e i Dipartimenti universitari, pur liberi di stipulare accordi attuativi in relazione alle proprie vocazioni, si rapportino con il Campus e il Comune in forma unitaria”.

È stato nominato un comitato di valutazione, all’interno del quale sono rappresentati il Campus, il Comune, gli studenti, il dipartimento di Beni culturali, e i cinque dipartimenti con Unità Operative nella sede. Il comitato si riunirà in incontri semestrali per monitorare le azioni intercorse e considerare la qualità e l’efficacia delle attività svolte a favore del Territorio. E’ prevista la presenza permanente della Fondazione Flaminia, che nei 30 anni di vita dell’Università a Ravenna, ha operato promuovendo i rapporti tra l’università, gli enti locali e le realtà territoriali.

Il Comune e l’Università – si legge in sintesi nel documento sottoscritto – instaurano un rapporto di collaborazione, anche attraverso la progettazione e realizzazione di iniziative comuni, prioritariamente sui temi della ricerca e del trasferimento tecnologico e della valorizzazione culturale del territorio. Il Comune e l’Università intendono inoltre consolidare la presenza universitaria nella città di Ravenna che ha rappresentato e rappresenta un nodo strategico per lo sviluppo e la qualificazione del territorio ravennate e che offre  opportunità culturale, poiché proietta la città in un contesto internazionale grazie alle molteplici relazioni avviate dalla comunità dei docenti e dei ricercatori; opportunità economica, in quanto l’attività di ricerca e sviluppo che essa mette in campo si riflette sul sistema produttivo della città; opportunità sociale, in quanto la presenza di migliaia di studenti e centinaia di docenti nella vita cittadina inevitabilmente modifica le modalità di fruizione dei servizi, degli spazi e contribuisce a svolgere una funzione di stimolo per la comunità ravennate.