Coldiretti: “Tanti agricoltori hanno ricostruito i rilevati arginali. Ma le norme cambiano in base ai territori”

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Mondo agricolo ancora in attesa di un confronto con la Regione per definire indennizzi ed espropri per le aree agricole che saranno interessate da casse d’espansione, bacini di laminazione, aree a tracimazione controllata o, come avvenuto a Natale a Tebano, rotture arginali per far defluire le acque. La disponibilità è totale, ma anche l’urgenza di definire gli accordi non è secondaria, visto che il settore sta ripartendo dopo i danni delle alluvioni. Nel frattempo, a due anni dai primi eventi del 2023, è stato definito il percorso per la ricostruzione di arginelli o rilevati a protezione di case e campi, in aree extraurbane, andati distrutti con le alluvioni. Come più volte dichiarato, il ripristino è responsabilità del privato, ma può essere richiesto il rimborso su Sfinge. Dal punto di vista burocratico, però, in base all’intervento e al territorio, possono esserci difformità.