“Leggiamo da Maurizio Bucci, sulla sua “assoluzione” giudiziaria, peraltro parzialissima, per le tasse di soggiorno non versate come dovuto al Comune, attacchi diffamatori rivoltici quali “macchinisti” di una “macchina del fango”, durata “mesi di giustizialismo”. Nel 2016 abbiamo costretto il PD per la prima volta al ballottaggio e De Pascale, vincitore per pochi voti, deve ringraziarlo per averci fatto campagna contro. Ma non c’entriamo con le denunce alla Procura sulle tasse di soggiorno inevase da Bucci dal 2015 al 2017, per le seguenti documentate ragioni.

  1. Le tre denunce a suo carico le ha fatte il Comune, e solo a cominciare dal 21 agosto 2018.
  2. Chi ha chiesto al Comune di farlo era stata solo la consigliera della sua lista, con un’interrogazione del 1° agosto che intimava al sindaco di “denunciare i gestori evasori per appropriazione indebita alla Procura” (allegata).
  3. La notizia del rinvio a giudizio di Bucci è stata ampiamente pubblicata dalla stampa il 4 ottobre 2020 e nei giorni seguenti.
  4. Noi, che non ne avevamo mai parlato, abbiamo poi espresso solo critiche morali, riassunte come appresso. Quale amministratore del Comune e anche candidato sindaco in quegli anni, non avrebbe dovuto trattenere a suo uso 80.400 euro delle casse comunali di cui era uno degli amministratori responsabili, nonché controllori. Li ha trattenuti a tasso zero fino ad agosto 2018, quando ne ha pagato 27.300. I restanti 53 mila se li è fatti rateizzare dal Comune allo 0,05%, su richiesta della consigliera della sua lista contenuta nella stessa interrogazione di cui sopra. A tutt’oggi ne deve ancora pagare 25.500. Ce ne siamo occupati per il suo ruolo di amministratore delle casse comunali e per l’entità clamorosa della somma trattenuta rispetto alle più comprensibili posizioni dei suoi colleghi ritardati o mancati versatori. Il titolo di un’intervista rilasciata sul caso alla stampa dal presidente regionale di Assohotel-Confesercenti Filippo Donati, il 9 luglio 2019, fu: “Sono sicuro che tutti rientreranno delle cifre ritardate”. Quanti non sono ancora rientrati? Quando sono rientrati gli altri? Sarà interessante darne a Donati informazione completa.
  5. Il fango morale è stato tuttavia lanciato su Bucci dalla stessa sentenza del Giudice che lo ha assolto per le due denunce da 27.300 euro, anche se non per quella da 53 mila. La sentenza che “il fatto non costituisce reato” vuol dire infatti che il fatto è stato compiuto.
  6. C’è poi un abisso morale tra il nessun prezzo finora pagato da Bucci per le sue inadempienze da 80 mila euro e la stangata giudiziaria subita da quel suo piccolo collega albergatore condannato, per il mancato pagamento di 1.317 euro di tassa di soggiorno, a 9 mesi e 19 giorni di reclusione e alla confisca della somma, quando forse neppure sapeva di poterla rateizzare a tasso zero.
  7. Infine, il fango boomerang, anche sui comportamenti benevoli del Comune, maggior beneficiario Bucci. La sua consigliera comunale ha effettuato pubblicamente, molto prima di noi, dichiarazioni come queste: “non mi è chiaro perché in questo caso abbiate aspettato 5 anni, in altri casi, facevo l’esempio del comune cittadino che non paga l’IMU, sono al massimo 2 anni. Perché due pesi e due misure?…Non è un buon comportamento quello di aspettare 5 anni per richiedere un’imposta che invece deve essere versata ogni trimestre…C’è da dire che questo regolamento…parla di un aggravio della sanzione del 30% dell’importo. Cosa che non mi risulta sia stata fatta(Consiglio comunale, verbale del 30 ottobre 2018); “per quale motivo…Ravenna Entrate ha consentito ai responsabili di perseverare con il mancato riversamento dell’imposta di soggiorno, ben sapendo che così si sarebbe configurato il reato di peculato oltre al danno a carico del Comune di Ravenna” (interrogazione al sindaco il 5 luglio 2019); “…è stata la stessa Ravenna Entrate a favorire il reato di peculato non avendo mai provveduto a richiedere agli albergatori i mancanti riversamenti dell’imposta, mettendo peraltro a rischio il credito del Comune in virtù della prescrizione di 5 anni” (comunicato stampa del 17 luglio 2019. “COALIZIONE POLITICA 2016-2021
    Massimiliano Alberghini (gruppo Alberghini)
    Alberto Ancarani (Forza Italia)
    Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna)
    Samantha Gardin (Lega Nord)