Come ogni anno di questi tempi, Lista per Ravenna riceve segnalazioni da varie frazioni del forese e del litorale, le cui strade e marciapiedi sono sepolti dal fogliame, caduto a terra dagli alberi a lato, anche a causa del vento e delle piogge, e lasciato lì ad imputridire e marcire anche per mesi. Otturando caditoie, pozzetti di scolo e bocche di lupo, oltre a creare possibili situazioni di disagio dovute ad allagamenti stradali e a fenomeni di ruscellamento delle acque meteoriche, il fogliame finisce per nascondere le fratture e le sconnessioni esistenti nella pavimentazione delle strade e dei marciapiedi stessi, producendo pericoli per l’incolumità dei passanti e per la sicurezza dei veicoli, con rischio intrinseco di cadute e di incidenti. I cittadini sono spesso costretti ad arrangiarsi, eseguendo quei lavori di pulizia stradale che, pagati tramite la TARI e dati dunque in appalto ad HERA, spettano invece all’amministrazione comunale.

Certo si risparmiano soldi, sulla pelle dei cittadini, ripulendo la viabilità quando, giunti quasi all’inverno, le foglie d’autunno sono quasi cadute tutte. Ma questo non dovrebbe succedere in una città bene amministrata, dove il servizio è svolto con regolarità di frequenza e tempestività.

Il caso emblematico che proponiamo è quello di Camerlona (872 residenti), dove il fenomeno si presenta ogni anno in forma eclatante. L’anno scorso una signora anziana finì al pronto soccorso con una frattura alla spalla. Un’altra di media età ma con difficoltà di deambulazione, essendo slittata con una gamba a terra ed avendo cercato di attutire la caduta con un braccio, rischiò di causare danni peggiori all’arto su cui era gravato il peso del corpo. Quest’anno  ci sono stati scivoloni che hanno prodotto solo spavento, ma non si può dire che l’amministrazione comunale non sia stata preavvertita, essendole state trasmesse dal posto, tramite lo sportello polifunzionale, quattro richieste di intervento, rispettivamente il 15, 23 e 24 ottobre e il 3 novembre, lasciate tutte senza risposta, tanto meno nei fatti.

Di qui la chiamata in causa del sindaco che Lista per Ravenna effettuerà tramite un’interrogazione del proprio capogruppo consiliare Alvaro Ancisi.