La presentazione, da parte delle società Saipem e di Quint’X, di un progetto preliminare per la realizzazione di un parco eolico a mare al largo delle coste di Ravenna, integrato da altre tecnologie innovative sulle energie rinnovabili quali il fotovoltaico galleggiate e la produzione di idrogeno “green” ha aperto un dibattito nuovo e positivo sulla transizione energetica e sul futuro dello sviluppo del nostro territorio provinciale.
Come Articolo Uno e Sinistra per Ravenna, ferme restando le necessarie verifiche tecniche e di VIA, siamo molto soddisfatti di questa importante novità che tra l’altro potrebbe integrarsi con i progetti di riqualificazione ambientale, sismica ed energetica che saranno accelerati grazie al Bonus del 110% approvato dal Governo e ai finanziamenti europei del “Recovery Fund”. E abbiamo apprezzato la posizione propositiva e chiara del Sindaco di Ravenna Michele De Pascale.
Da anni sosteniamo che una progressiva e ordinata transizione dalle fonti energetiche fossili alle energie rinnovabili e pulite è una necessità per contrastare l’“effetto serra” e la conseguente emergenza climatica in atto dovuta alla concentrazione di CO2 in atmosfera (ormai oltre le 400 parti per milione) ma anche per migliorare la qualità dell’aria e quindi la nostra salute, specie in Pianura Padana.
Ma sappiamo che tale necessaria trasformazione rappresenta anche una grande opportunità di lavoro e di nuovo sviluppo per Ravenna e per l’Italia.
Il progetto preliminare presentato che prevede complessivamente 450 MW di potenza pare essere all’altezza delle migliori tradizioni energetiche e produttive del nostro territorio e ne rappresenterebbe la sua naturale evoluzione. E potrebbe essere in grado di creare lavoro, per chi già opera nel settore e per i giovani non solo nella fase di costruzione ma anche per le successive attività di manutenzione e gestione.
La sua collocazione ipotizzata a Ravenna è motivata tra l’altro dalla presenza di un porto e di una industria off-shore che ha maturato grandi competenze imprenditoriali, tecniche e professionali e che è dotata di attrezzature idonee per realizzare, a costi competitivi, un progetto complesso.
Per l’off-shore ravennate rappresenterebbe un elemento fondamentale di diversificazione della propria attività e consentirebbe di acquisire nuove conoscenze da spendere nei mari di tutto il mondo data la crescita dell’eolico off-shore che rappresenta oggi la fonte energetica più pulita e meno costosa.
La proposta di collocare il Parco eolico oltre 8 e 12 miglia marine dalla costa riduce le preoccupazioni per il settore turistico che anzi potrebbe giovarsi della nuova immagine “green” della costa adriatica.
Naturalmente concordiamo che per tale progetto sia necessaria una attenta e rigorosa Valutazione di Impatto Ambientale a cura del Ministero dell’Ambiente e del Mare e di altri ministeri interessati.
Tale procedura è indispensabile per individuare tutti i possibili impatti ambientali e per minimizzarli, per consentire un’ampia partecipazione delle Regione, degli EELL e dei cittadini e per migliorare e modificare il progetto aumentando tutti i possibili benefici per il territorio e per l’ambiente.
Il nostro auspicio quindi è che in tempi brevi Saipem e Quint’X presentino il progetto definitivo/esecutivo accompagnato dalle documentazioni necessarie per la Valutazione di impatto ambientale e che le approfondite valutazione tecnico-scientifiche possano svilupparsi in un clima senza pregiudiziali e consapevole della necessità di promuovere in generale un processo di innovazione e di riconversione ecologica del nostro sviluppo.