“Il Mausoleo di Teodorico è un monumento ravennate, tra i più iconici dell’Italia settentrionale. Collocato in via delle Industrie, a pochi passi dal centro storico, è tra i più visitati in assoluto. Di proprietà dello Stato, la gestione dei suoi servizi di accoglienza e strumentali è stata concessa in affidamento alla Fondazione di RavennAntica, di cui è fondatore e partecipe anche il Comune di Ravenna. “AI Overview” di Google definisce quest’opera così:
“È la più celebre e importante costruzione funeraria realizzata dagli Ostrogoti in Italia, inserita dall’Unesco nella lista dei siti italiani Patrimonio dell’Umanità. Fatto costruire per volontà di Teodorico come propria sepoltura attorno al 520 d.C., il monumento mescola sapientemente ad alcune influenze orientali la tradizione costruttiva romana, soprattutto di alcuni mausolei, dando vita ad un monumento crocevia tra l’antico popolo romano e quello dei goti ‘invasori’. Interamente realizzato in blocchi di pietra d’Aurisina messi in posa a secco, l’edificio si sviluppa su pianta centrale, articolandosi in due ordini sovrapposti, entrambi decagonali. A ricoprire tutto una grande cupola monolitica dalle misure sorprendenti, senza eguali nel patrimonio architettonico antico e moderno (10,76 m di diametro e 3,09 m di altezza) […]. Sebbene austero e solenne, come si conviene ad un monumento reale, l’edificio era perfettamente riconoscibile da lontano, anche dal mare, grazie soprattutto al colore bianco della pietra utilizzata”.
In una fotografia non recente, estratta dal sito internet www.turismo.it, il Mausoleo appare ancora discretamente lucente nel suo biancore. In quella attuale di Lista per Ravenna, prevalgono invece nettamente il grigio/nero e lo sporco, causati da alghe e muffe, che lo abbruttiscono, riducendone il decoro e l’attrazione. Per ripulire e difendere dagli agenti esterni la pietra d’Aurisina, possono essere applicati, utilizzando detergenti specifici per superficie lapidee, metodi d’intervento soffici e cautelativi, accompagnati da trattamenti protettivi idrorepellenti e antimacchia. Ove fossero necessarie operazioni di risarcitura o restauro, è ancora mirabilmente attiva, nei pressi di Trieste, l’antica Cava Romana del marmo di Aurisina, risalente all’epoca dell’impero romano.
Pare dunque auspicabile che la Giunta comunale, nella persona del neo assessore delegato dal sindaco alle Politiche Culturali, alla Multiculturalità e al Turismo, assuma l’iniziativa di proporre, nei modi confacenti, la necessità che il Mausoleo di Teodorico sia adeguatamente ripulito, riportato all’originario caratteristico biancore e protetto dagli agenti esterni aggressivi. Al riguardo, potrebbe essere interessata la “Conferenza provinciale permanente”, attiva presso la Prefettura di Ravenna, presieduta dal Prefetto e composta dai responsabili delle strutture periferiche dello Stato e dai rappresentanti degli enti locali.
In tal senso interrogo la disponibilità del sindaco.”
























































