Ci saranno anche il sindaco di Cervia Massimo Medri e l’assessore alle attività produttive Michela Brunelli al corteo a sostegno dei lavoratori dell’ex Farmografica indetto dai sindacati per la giornata di martedì 12 marzo:

“Con convinzione e senza esitazione, accogliamo l’invito dei sindacati a partecipare, martedì prossimo, 12 marzo, alla manifestazione organizzata dai sindacati per tutelare le 88 famiglie dei dipendenti della ex Farmografica e per scuotere il Governo, affinché adotti le iniziative necessarie per mantenere in attività l’azienda, come richiesto anche dal Parlamento con due ordini del Giorno approvati all’unanimità da maggioranza e opposizione.

Inoltre, come fatto finora, continueremo a fare la nostra parte, partecipando con tutti i soggetti coinvolti ai tavoli istituzionali convocati da Regione e Provincia, per insistere nel chiedere ogni sforzo possibile per arrivare al più presto alla soluzione di questa crisi.”

Il corteo è stato organizzato dopo che le trattative per la vendita dell’ex Farmografica si sono arenate. Sono 88 i dipendenti che verranno licenziati dopo che la proprietà, la multinazionale austriaca Mm, ha deciso di chiudere lo stabilimento. Per rilevare l’azienda si era fatto avanti il gruppo Focaccia, ma le trattative al Ministero sono tramontate. L’imprenditore Riccardo Focaccia ha chiesto al governo garanzie economiche , come prospettato dalla discussione in Parlamento dai principali schieramenti. Le garanzie però non sono arrivate.

“La trattativa tra le imprese – scrivono in una nota Saverio Monno della Slc-Cgil di Ravenna, Ryan Paganelli della Uilcom di Ravenna e Stefano Gregnanin della Fistel-Cisl dell’Emilia-Romagna – è stata accompagnata da continui rimpalli di responsabilità tra lo staff della struttura commissariale incaricata della ricostruzione post alluvione e il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le lavoratrici e i lavoratori, la Rsu aziendale e le organizzazioni sindacali hanno mostrato senso di responsabilità, maturità e soprattutto pazienza, in una vertenza dolorosa e dagli esiti quanto mai incerti. Pretendiamo ascolto e soluzioni concrete: si agevoli ogni soluzione d’impresa per consentire la salvaguardia dei livelli occupazionali e la tutela dell’economia del territorio. Non c’è più tempo. Il Governo intervenga rapidamente. Abbiamo chiesto alla multinazionale austriaca di archiviare i licenziamenti o di congelare la procedura in corso, anche sostenendo la proposta della Regione di attivazione di una cassa integrazione per cessazione di attività. Non vi fosse ascolto da parte dei vertici aziendali, chiediamo all’esecutivo di procedere al varo di una moratoria sui licenziamenti collettivi nelle imprese interessate da crisi aziendali a causa degli eventi alluvionali. Si tratterebbe di una soluzione indubbiamente temporanea, finalizzata a ricercare le condizioni di una rapida ripartenza. E sul piano normativo non costituirebbe una rivoluzione essendo una strada già percorsa durante l’emergenza pandemica”.