Un gruppo di ventenni romani trascorre notte dopo notte tra il ‘Bar dei brutti’ a San Lorenzo e il ‘San Calisto’ a Trastevere. Gli amici ammazzano il tempo bevendo Peroni e dicendo volgarità. A cambiare la loro quotidianità sarà una vecchia conoscenza, Ludovica, di ritorno da Parigi dove studia cinema. Convincerà tutti a partecipare alla lavorazione di un cortometraggio che porterà il gruppo ad uscire, timidamente, dalle proprie abitudini.

Il grande caldo arriva in Arena Borghesi. Uno dei film più chiacchierati del 2022, sarà in proiezione giovedì 14 luglio all’interno del calendario proposto dal Cineclub Il Raggio Verde. Il film è vietato ai minori, una restrizione dovuta in particolare al linguaggio. 

A confrontarsi col pubblico sulla realizzazione di questo progetto sarà uno degli autori, Daniele Tinti, comico, autore televisivo e podcaster, uno dei volti principali della Stand Up Comedy italiana. Il film venne girato nel 2013, quando Tinti e un gruppo di amici, fra cui Alex Germanò, Dan Bensadoun, Luigi Caggiano, Marcello Enea Newman, erano poco più che ventenni e non si riconoscevano nel ritratto di Roma dipinto da La grande bellezza. A cominciare da un linguaggio troppo “pulito”: “Parlavamo in un certo modo, sentivamo anche come parlava la gente nelle strade di Roma e ci sembrava disonesto che questo fosse sistematicamente rimosso nel cinema e nella televisione”.

Realizzato con 850 euro, il film ebbe una prima proiezione, con una versione da un’ora e mezzo, a fine lavorazione, in un locale ormai scomparso a San Lorenzo: il RistopubH24. Poi, per anni, venne chiuso in un cassetto. Una fatica giovanile e nulla più. Oggi, il film ha iniziato ad avere una piccola distribuzione indipendente, a girare le principali città italiane.

Racconta la vita nei quartieri di Roma avvolti dall’afa, una Roma che oggi, a nove anni di distanza, non esiste praticamente più. Francesco Pacifico lo ha definito “un ritratto sincero della depressione middle class all’inizio dell’era social: niente sushi, né coca, né visualizzazioni, né successo”.  Ispirato al primo Nanni Moretti, a Éric Rohmer, a John Cassavetes e a Larry Clark, Il grande caldo racconta quello che per i giovani è sempre stato un momento magico, l’estate, vissuta però da ragazzi che non hanno un’ambizione, non credono nell’autorealizzazione data dal lavoro, non sanno esprimersi, si vergognano quasi di appartenere ad un ceto benestante e si divertono ad “usare il denaro dei genitori per vivere una vita distante dai loro valori”. Con la realizzazione del film, inizia per loro un viaggio.

Ricordiamo inoltre che sabato 16 luglio l’Arena Borghesi Cinema proporra il documentario Ennio, realizzato da Giuseppe Tornatore per ricordare l’amico Ennio Morricone: la vita e le opere del Maestro analizzata attraverso interviste a registi e musicisti, video dei tour mondiali, spezzoni di film e filmati esclusivi delle scene e dei luoghi che hanno definito la sua vita.

Nei primi giorni di agosto anche la Scuola di Musica Giuseppe Sarti renderà omaggio a Ennio Morricone in una serata concerto in Arena Borghesi organizzata in collaborazione con Il Raggio Verde. 

Domenica 17 luglio invece inizierà il trittico di appuntamenti dedicato a Pier Paolo Pasolini: in programma il documentario Il giovane corsaro, incentrato sulla vita del giovane Pasolini a Bologna. Ospite in sala il regista Emilio Marrese.