Al via progetto nutrizionale per contrastare lo scarso consumo di frutta e verdura

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Parte a Faenza un progetto nutrizionale pilota voluto da Confagricoltura Ravenna. Con la collaborazione del gruppo “La nutrizione in aiuto” e dell’associazione Onconauti, al Tecnopolo di Faenza, in via Granarolo 62, si terranno colloqui, una volta a settimana, con biologi e nutrizionisti per contrastare i malcostumi della dieta quotidiana, che porta gli italiani a consumare poca frutta e verdura. 400 g al giorno distribuiti sui 5 pasti il livello di consumo raccomandato dall’OMS, un traguardo raggiunto da meno dell’8% degli italiani (statistiche inferiori in Emilia-Romagna, dove la percentuale scende al 6,7%).
Con la scomparsa di numerose coltivazioni e frutteti a causa dell’alluvione, si ha paura che le statistiche possano peggiorare. Da qui la decisione di avviare il progetto che riserverà anche percorsi speciali per i pazienti oncologici.

 

Nel dettaglio, “Sos nutrizionale in Romagna” ha lo scopo di monitorare lo stato di salute nutrizionale della popolazione romagnola e migliorarlo, soprattutto nel post alluvione: a preoccupare è la scarsa disponibilità di prodotti stagionali locali che rischia di provocare un’ulteriore flessione delle quantità di frutta e verdura assunte dalla popolazione. Grazie a consulti offerti gratuitamente dai biologi nutrizionisti e a volumi di frutta e verdura messi a disposizione a costo zero dai produttori ortofrutticoli locali, sarà possibile raggiungere il risultato.

“Più frutta e verdura per tutti” intende favorire e potenziare il consumo di questi alimenti anche da parte dei pazienti oncologici, poiché esso costituisce, insieme al corretto stile di vita, un importante fattore di protezione nei confronti di malattie cronico-degenerative, in particolare malattie cardiovascolari e tumori.

Grande importanza del consumo di prodotti ortofrutticoli anche nei percorsi di riabilitazione integrata oncologica: “una sana alimentazione non è solo in grado di migliorare la qualità della vita contrastando gli effetti collaterali dei trattamenti oncologici, ma può anche ridurre nella maggior parte dei casi il rischio di recidive o secondi tumori”. La sede romagnola dell’associazione Onconauti, a Faenza, proporrà percorsi gratuiti mente-corpo e supporto psicologico in collaborazione con Confagricoltura e con il gruppo La Nutrizione in Aiuto. Lo stesso progetto verrà inoltre replicato nelle altre sedi dell’associazione, a Bologna e oltre i confini regionali.