Venerdì 2 dicembre, alle 18, nella sala D’Attorre di via Ponte Marino, 2, per il XLIX ciclo degli Incontri Letterari del Centro Relazioni Culturali, si terrà la presentazione del libro di Giovanni Gardini, Linda Kniffitz e Maria Grazia Marini “Il Sito Unesco di Ravenna. Otto monumenti di valore universale”, Edizioni Il Girasole.

Sarà presente anche Andrea Corsini, assessore Regionale al Turismo.

Nel 1996 Ravenna è entrata nella lista del Patrimonio Mondiale, strumento che consacra il valore universale eccezionale di un bene culturale, al fine di garantirne la tutela a beneficio di tutta

l’umanità, con otto monumenti di epoca tardo antica. “L’insieme dei monumenti paleocristiani di Ravenna”, recita la motivazione di iscrizione, “è di importanza straordinaria in ragione della suprema maestria artistica dell’arte del mosaico. Essi sono inoltre la prova delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo importante della storia della cultura europea”.

Nelle basiliche e nei battisteri di Ravenna si conserva il più ricco patrimonio di mosaici antichi di V e VI secolo: nessuna città d’oriente o d’occidente possiede un patrimonio altrettanto ricco per qualità artistica o così importante per l’impianto iconografico. La Convenzione per il patrimonio materiale è stata firmata il 16 novembre 1972, quale strumento con cui la comunità internazionale si è posta l’obiettivo di conservare, tutelare e valorizzare i beni di importanza universale, rappresentativi del mondo con esempi eccezionali delle diversità culturali e delle ricchezze naturali. Per Ravenna il riconoscimento Unesco perciò non è stato un un episodio, ma elemento caratterizzante e trainante, valore aggiunto e segno di identità.

Il libro è una guida del Sito di Ravenna: Battisteri Neoniano e Ariano, Cappella Arcivescovile, Basiliche di S. Apollinare Nuovo, S. Apollinare in Classe e S. Vitale, Mausolei di Galla Placidia e Teodorico. A Ravenna il mosaico – già diffuso in tutta l’area del bacino mediterraneo – da decorazione pavimentale si eleva lungo le pareti e sulle cupole, con irripetibile armonia architettonica e potente apparato iconografico. Nei mosaici di Ravenna si narrano i testi sacri attraverso le immagini: qui troviamo le prime rappresentazioni dell’iconologia cristiana, uomini e donne, santi e vescovi e vergini, un’imperatrice con le sue principesse; troviamo animali, fiori e stelle, una combinazione di realismo e simbolismo unica al mondo, un punto di partenza imprescindibile per gli sviluppi successivi nella storia dell’arte universale. La bellezza di Ravenna è nascosta all’interno di battisteri, basiliche e mausolei e nei tesori di luce e di colore che il suo patrimonio musivo sprigiona da secoli. Il mosaico è un modo per raccontare storie, per rappresentare lezioni e sogni, è una metafora e allo stesso tempo è reale, concreto, solido e resistente. In ordine non cronologico, questo libro racconta di battisteri, basiliche e mausolei, luoghi che in antico erano dedicati al ritrovarsi degli uomini in comunità, e cioè rispettivamente all’inizio della vita (battisteri), allo svolgersi della vita (basiliche) e alla fine della vita (mausolei).

L’ingresso è libero.