Recinzioni perimetrali, reti anti-uccello, protezione elettrica a bassa intensità, strumenti a emissione di onde sonore, nastri olografici, cani da guardiania. La Regione, tramite un bando, stanzia un pacchetto complessivo da 350mila euro (100mila in più rispetto allo scorso anno) per contribuire all’acquisto di presìdi per la prevenzione di danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni vegetali e zootecniche, compresi anche gli allevamenti ittici. Destinatarie del bando sono le imprese attive nel settore della produzione agricola primaria.

Per “fauna selvatica” s’intende quella appartenente a specie protette o il cui prelievo venatorio sia vietato (anche temporaneamente) per ragioni di pubblico interesse su tutto il territorio regionale; ma anche specie cacciabili nelle Oasi di protezione, nelle Zone di Ripopolamento e cattura, nei Centri pubblici di produzione della Fauna Selvatica, nelle zone di Rifugio, nei Parchi e nelle Riserve regionali e nelle aree contigue ai Parchi precluse all’esercizio venatorio.

Il bando indica come ammissibili diverse tipologie di intervento: dalla creazione di protezioni fisiche con recinzioni perimetrali alle reti anti-uccello, dalla protezione elettrica a bassa intensità a quella acustica con strumenti ad emissione di onde sonore, suoni o ultrasuoni, dalle protezioni visive con sagome di predatori e nastri olografici ai cani da guardiania.

La spesa massima ammissibile per ogni singola impresa, a copertura dell’acquisto dei presìdi di prevenzione, è di 2.500 euro, quella minima di 300 euro.

Le domande, in carta semplice, devono essere presentate al Settore Agricoltura, Caccia e Pesca regionale, con sede nel territorio dove si effettua l’investimento di prevenzione (o nella parte prevalente dello stesso), entro il 15 ottobre 2022.

Possono essere consegnate a mano, tramite posta (unicamente con raccomandata A.R.), o mediante posta certificata da un indirizzo di posta certificata del beneficiario all’indirizzo istituzionale del Settore Territoriale di riferimento.