“La sicurezza dei faentini non può basarsi su espedienti burocratici o soluzioni virtuali. In una città colpita duramente e strutturalmente vulnerabile, l’approssimazione è un rischio che non possiamo permetterci. Basta giocare con la sicurezza dei cittadini” Con queste parole i consiglieri comunali Alessio Grillini e Roberta Conti denunciano quelle che, a loro dire, sono gravi anomalie emerse dall’ultima revisione del Piano di Protezione Civile (Delibera di Giunta n. 265 del 10/12/2025).

I consiglieri della Lega e del gruppo “Alessio Grillini in consiglio comunale” contestano quattro punti del piano.

Grillini e Conti chiedono una segnaletica per fornire ai cittadini le indicazioni stradali per le sedi della Protezione Civile: “Nonostante lo spostamento di aree di attesa e ammassamento soccorsi avvenuto a settembre, mancano ancora le indicazioni stradali fondamentali”, attacca Roberta Conti. “Senza segnaletica, in piena emergenza, i cittadini non sapranno dove dirigersi. Un Piano che esiste solo sulla carta è inutile”.

I due esponenti di opposizione contestano la Sala Operativa Virtuale, definita una “farsa”.  “L’amministrazione ha introdotto il C.U.C. (Coordinamento Unificato Comunale) in modalità “virtuale”. Una scelta giustificata dalla stessa Giunta con l’impossibilità di garantire il numero legale di personale in presenza qualora si attivassero contemporaneamente i sei COC dell’Unione. È un’ammissione di impotenza”, dichiara Grillini. “Si cerca di rimediare alla carenza di organico con una chat o una videochiamata tra sindaci e dirigenti, ma le alluvioni e le emergenze si gestiscono sul fango, non nel cloud”.

Fra le critiche rientra la mancanza di personale specializzato e il sovraccarico di lavoro: “Per gestire le 16 funzioni di supporto, l’ente si affida a dirigenti amministrativi già sovraccarichi, spesso privi di formazione specifica nel settore. A questo si aggiunge un finanziamento per il coordinamento virtuale che appare del tutto insufficiente: appena 22.000 euro per un biennio”.

“La delibera ammette chiaramente che, con l’attuale dotazione organica, non si può assicurare il presidio necessario in caso di emergenza diffusa “, concludono Grillini e Conti. “Mentre il PD e la maggioranza si perdono in giochi di potere e spartizioni in vista delle elezioni 2026, la gestione della Protezione Civile viene ridotta ai minimi termini. Chiediamo immediatamente un piano di investimenti reale, assunzioni di tecnici specializzati e il ripristino dei presidi fisici sul territorio. Faenza ha già pagato un prezzo troppo alto per la disorganizzazione”.