Some Palestinian residents start to return to their homes after Israel’s withdrawal leaving behind a huge destruction in Khan Yunis. Gaza Strip, 2024. Photo by Jehad Al-Sharafi

Il 31 maggio, in Piazza del Popolo a Faenza, si terrà dalle 17:30 “Faenza per Gaza – Reading per la Palestina libera”, un momento collettivo di denuncia del genocidio e solidarietà con il popolo palestinese.
L’evento, promosso da cittadine e cittadini indipendenti, nasce come risposta all’indifferenza verso il massacro in corso nella Striscia di Gaza, dove – secondo fonti autorevoli come le Nazioni Unite, Amnesty International e la relatrice speciale Francesca Albanese – si sta consumando un genocidio.

“Con oltre 60.000 morti e 120.000 feriti accertati, la distruzione del popolo palestinese da parte di Israele avviene attraverso:
• bombardamenti su scuole, ospedali e campi profughi,
• blocco degli aiuti umanitari,
• uso sistematico della fame come arma di guerra,
• uccisione deliberata di giornalistə, medicə, insegnanti e bambinə,
• costruzione di veri e propri campi di concentramento.
A ciò si aggiunge la politica di apartheid e occupazione israeliana che priva il popolo palestinese di diritti fondamentali”.

Il reading, a cura di collettivi e associazioni di Faenza e di città vicine, sarà un’occasione di parola pubblica, con testimonianze, poesie e musica. Tra gli interventi è prevista la realizzazione di un’installazione collettiva: una grande e visibile kefiah palestinese.

“Chiediamo di scendere in piazza senza bandiere di partiti e sindacati: portiamo i nostri corpi e la nostra solidarietà. 
Questo incontro intende esprimere vicinanza e indignazione, denunciare l’assordante complicità dell’Italia e pretendere giustizia.
L’Italia, infatti, non è neutrale:
fornisce armi (tramite aziende come Leonardo),
partecipa allo sfruttamento delle risorse nei territori occupati (con società come Eni),
rifiuta di riconoscere lo Stato di Palestina,
mantiene rapporti istituzionali con lo Stato occupante.

Pretendiamo che i membri delle Commissioni Difesa di Camera e Senato interrompano l’accordo di cooperazione militare con Israele, che si rinnova automaticamente l’8 giugno. 
Le richieste rivolte anche al Comune di Faenza sono chiare:
. Prendere posizione per il cessate il fuoco immediato;
. Interrompere ogni collaborazione con aziende coinvolte nell’occupazione;
. Sostenere il boicottaggio culturale, economico e accademico delle istituzioni israeliane 
complici del genocidio;
. Continuare a farsi promotore di azioni concrete per la giustizia e i diritti umani del popolo 
palestinese;
. Impegnarsi a sostenere la causa palestinese presso l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni 
Italiani);
. Attivare gemellaggi e cooperazioni con scuole, ospedali e comunità palestinesi;
. Esprimere sostegno al mandato di arresto internazionale per crimini di guerra nei confronti 
di Benjamin Netanyahu.