“Il comunicato della giunta in merito al servizio andato in onda sulle reti Mediaset riguardo alla malamovida che coinvolge il nostro comune è uno schiaffo all’intelligenza dei cittadini cervesi.
Per l’ennesima volta infatti, si sostiene che la colpa della febbre sia il termometro.
Dopo vent’anni in cui ci è stato detto che la strategia migliore era mettere la polvere sotto al tappeto, ci troviamo di fronte all’evidente esplosione di un fenomeno che ha già coinvolto altri comuni della riviera in passato e che è già stato sconfitto con azioni chiare, lineari e in alcuni casi anche drastiche.
Tutti ricordano l’immagine forte del compianto Fabrizio Matteucci, sindaco di Ravenna del Pd, mentre svuotava il secchiello di alcolici a Marina di Ravenna, facendo seguire un serio giro di vite su eccessi e movida.
La giunta cervese sostiene che ci sia da difendere un modello, ma nessuno ha compreso quale sia. Non bastano i proclami o i mega progetti decantati di fronte a platee di personalità pubbliche. Occorrono scelte serie e conseguenti.
A Cervia invece, oltre i proclami da campagna elettorale di Sindaco e Vice Sindaco, in questi primi 11 mesi di amministrazione Missiroli nulla è cambiato rispetto al passato. Anzi, il numero di discoteche in spiaggia è aumentato, gli appelli di imprese cittadini e operatori, sono caduti nel vuoto e ogni week end la città e in particolare Milano Marittima, sono ostaggio di eccessi, risse, vandalismo e mancato rispetto delle regole, grazie ad un’offerta che attira il peggio del peggio.
Chi sostiene che siano aumentati i controlli e cita report con ritiri della patente o contravvenzioni per divieti di sosta prende in giro la città due volte.
Adesso è davvero ora di finirla.
Per la quasi totalità degli ultimi 20 anni la sicurezza della città è stata in capo alla stessa figura politica. In questi anni chiave per il demanio e le attività su di esso, la delega è stata gestita in maniera totalmente inadeguata, confusa e senza una vera capacità di dialogo.
Riteniamo che gli appelli tardivi all’unità siano utili solo a lavarsi la coscienza e condividere le colpe, così come i documenti sottoscritti fin qui in consiglio comunale, finalizzati a non decidere nulla, spostando sempre più in avanti il tempo delle assunzioni di responsabilità serie.
Le proposte sul tavolo ci sono sempre state e anche noi dal canto nostro abbiamo sempre sostenuto che una città turistica viva anche sul divertimento, sul ballo e sulla musica.
Ma lo si fa fissando regole chiare, facendo pagare i dovuti tributi per la comunità a chi svolge tali attività come principali, fissando dei paletti strutturali sulla sicurezza e stabilendo le aree da adibire a tale offerta.
E soprattutto con una proposta turistica che sappia essere degna della nostra storia e della nostra città.
Per tutti questi motivi riteniamo che chi è responsabile di questa situazione se ne assuma la piena responsabilità rimettendo la propria delega.”
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Ass. Culturale Cervia Ti Amo



























































