Ravenna è la città italiana più accessibile alle persone con disabilità che soggiornano con Airbnb, con la più alta penetrazione di annunci “senza barriere”, insieme ai centri più piccoli Mezzana (Trento), Breuil-Cervinia (Aosta), Maccagno (Varese) e Brugherio (Monza e Brianza). In termini assoluti, sono i grandi centri Roma, Milano, Napoli, Firenze e Torino ad occupare le prime posizioni delle località con maggiori alloggi con caratteristiche di accessibilità.

Lo ha reso noto Airbnb, piattaforma globale di viaggio con oltre 7 milioni di soluzioni di soggiorno in più di 220 Paesi e regioni, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. Oltre ad aver implementato oltre 21 filtri sull’accessibilità, nel 2019 Airbnb ha inaugurato una collaborazione con il Comitato Paralimpico Internazionale (Cpi) volta a promuovere alloggi accessibili per le persone con disabilità o altre esigenze di accessibilità.
Airbnb ha promosso anche tre progetti “virtuosi e inclusivi”: “Per le persone con disabilità – spiega Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia – la piattaforma rappresenta un potenziale strumento di inclusione, da una parte dando loro la possibilità di viaggiare in modo più sicuro e accessibile, dall’altro fornendo un semplice ma efficace strumento di emancipazione”.
A Roma è nato il progetto Hostability, rivolto a giovani con disabilità interessati ad avviare un servizio di ospitalità extralberghiera nel primo circuito di b&b accessibili della capitale e del Lazio. A Bologna è stato invece inaugurato ‘Via delle Idee’, un appartamento nel centro storico dove i nuovi host, ragazzi con sindrome di down, accoglieranno i viaggiatori avvicinandoli alla comunità. A Lavenone (Brescia) compie invece due anni il progetto ‘Casa Maer’, già sede dell’ostello locale e casa d’artista del progetto Borghi Italiani: i proventi dei soggiorni sono destinati all’inclusione sociale di persone con disabilità. (ANSA).