foto di Sara Zanni

La Via dei Gessi e dei Calanchi è un itinerario escursionistico che unisce Bologna e Faenza, articolato in sette tappe. Un progetto turistico di portata regionale, che attraversa due parchi (Parco regionale dei Gessi bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa e Parco regionale della Vena del Gesso romagnola) e interessa nove comuni tra la Città metropolitana bolognese (quattro sono nel Circondario imolese: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel San Pietro Terme e Dozza) e l’Unione della Romagna Faentina, in provincia di Ravenna (Brisighella, Faenza e Riolo Terme).

Per promuovere l’itinerario sui media nazionali di settore, If Imola Faenza Tourism Company, con il supporto degli enti territoriali, ha organizzato un press tour che ha coinvolto cinque giornalisti in tre intense giornate tra escursioni e visite guidate lungo percorsi descritti anche dalla guida La Via dei Gessi e dei Calanchi a piedi”, redatta da Sara Cavina e Sara Zanni. Nel programma, dopo la visita al punto di informazione turistica ExtraBo in piazza del Nettuno a Bologna, erano previste escursioni ai siti naturalistici più belli e interessanti dei due parchi regionali, visite a Dozza (Enoteca regionale e Rocca), Riolo Terme (Rocca), Brisighella (con degustazione d’olio), Faenza (teatro Masini e museo Carlo Zauli), pranzi e degustazioni in cantine e ristoranti lungo le varie tappe del percorso.

«La Via dei Gessi e dei Calanchi si può considerare come una vera e propria operazione di marketing territoriale per attrarre un turismo lento e virtuoso, che nell’immediato abbia ricadute positive sulle microeconomie locali e, sulla lunga distanza, possa mantenere e creare posti di lavoro legati ai servizi per i camminatori – dichiara la direttrice di If, Marcella Pradella -. La maggior parte delle tappe è breve e modulabile, pensata per consentire al camminatore di godersi con calma le ore di percorrenza in mezzo alla natura e di avere ogni giorno tempo ed energie a sufficienza per visitare i luoghi in cui trascorrerà la notte e di usufruire dei servizi presenti sul territorio. Lo sviluppo della Via si porrà altresì come volano per la nascita di nuove proposte legate al territorio, attivando percorsi di turismo lento stanziale, che invoglino i camminatori a tornare nei luoghi attraversati lungo il cammino per vivere nuove esperienze e stabilire relazioni a lungo termine con i produttori e gli attori locali».

«La Via dei Gessi e dei Calanchi rappresenta un prodotto turistico molto interessante per tutto il nostro territorio – dichiara Luca Albertazzi, sindaco di Dozza e delegato al Turismo per il Circondario imolese -. Il percorso intercetta le nostre principali emergenze naturalistiche e favorisce le numerose attività ricettive coinvolte. La recente candidatura Unesco della Vena del Gesso romagnola e il grande interesse rivolto alle attività all’aperto – tra le quali il trekking – conferiscono a questo cammino un potenziale notevole. Il sistema pubblico deve favorirlo, valorizzarlo e promuoverlo per agevolarne le ricadute economiche e stimolare un indotto turistico ampio, che coinvolge tanto gli stranieri quanto il flusso di prossimità. Fin dalla nascita dell’idea abbiamo fatto il possibile per investire sulla Via dei Gessi e dei Calanchi. Non mancheremo di fare altrettanto in futuro, a partire dalla positiva interlocuzione avviata con la Regione per realizzare, al più presto, la cartellonistica dedicata. Ringrazio If per il prezioso lavoro svolto in termini di promozione e sono felice del fatto che il borgo di Dozza costituisca uno dei principali luoghi valorizzati dal cammino. La Fondazione Dozza Città d’Arte, gestrice del Museo della Rocca e del punto Uit presso la biglietteria, ha predisposto una credenziale ad hoc che verrà rilasciata a tutti i camminatori che raggiungeranno il borgo. Una bella iniziativa, volta a favorire la conoscenza e la frequentazione del cammino».

«È una grande soddisfazione accogliere giornalisti specializzati interessati a valorizzare il tema dei cammini e del turismo green abbinato alle eccellenze enogastronomiche delle nostre terre – dice a sua volta Rossella Fabbri, assessora al Turismo e marketing territoriale del Comune di Faenza -. Il territorio di Faenza è ricco di opportunità per i turisti in termini di cammini riconosciuti e sicuri.  Oltre a questo dedicato a valorizzare i calanchi che collegano Bologna a Faenza, vantiamo anche due percorsi dedicati al cammino di Dante che collegano Firenze a Ravenna. Gli stessi percorsi sono studiati per essere fruibili anche via bike o ebike, dunque accessibili anche agli utenti “meno allenati”, ma sempre interessati a vivere una vacanza in un territorio collinare naturalisticamente ricco, vario ed elegante».