La Romagna Faentina premiata dai turisti: +23% negli ultimi 5 anni

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Dati in aumento negli ultimi cinque anni per il turismo della Romagna Faentina e dell’area del territorio Imolese. L’ente turistico If ha presentato i dati dello studio commissionati per analizzare i flussi turistici tra il 2013 e il 2018.

Negli ultimi cinque anni le presenze nel territorio faentino sono aumentate del 23%, toccando quota record nel 2018 con 267.987 pernottamenti. Tra pernottamenti e ricadute sul territorio, è stato calcolato un indotto pari a 23 milioni e 171 mila euro. Per la maggior parte spesi nelle strutture ricettive, circa il 60%, il resto in ristoranti, ceramica, terme, fiere e tempo libero. Vengono spesi 86 euro al giorno. La maggior parte degli arrivi è legata agli eventi presenti nei singoli comuni, il 21% alla ceramica e ad altri eventi, il 20% per meeting, affari e fiere. I turisti che amano le attività tipiche del tempo libero sono il 17,33%. I turisti appartenenti alla terza età il 10,66%. Bene in questo senso, negli ultimi anni, il comparto termale, che supera le 25 mila presenze. Da non tralasciare, poi, la presenza di un turismo centrato su Imola, in particolare legato all’Autodromo, che si rivolge però alla Romagna Faentina per il pernottamento.

Faenza nell’ultimo anno ha toccato le 60 mila presenze, +5,1% rispetto al 2017. Riolo Terme 18 mila presenze, +5,3%. Male Brisighella, che perde il 2,2%. Complessivamente, tutti i Comuni della Romagna Faentina fanno comunque segnare un +68%. Gli italiani aumentano del 6,2%, gli stranieri del ben 15,6%, la maggior parte dei quali provenienti dalla Germania o comunque dal nord Europa, in particolare Olanda e Regno Unito, senza però dimenticare Francia e Romania. In calo Russi e cinesi.

Il turismo del tempo libero sarà l’obiettivo per il futuro. Il consorzio IF ha infatti in mente di elaborare una strategia per attrarre maggiormente visitatori legati a questo settore, negli ultimi anni il settore con i maggiori indici di crescita, in grado di spendere le somme maggiori sul territorio. Inoltre permette di valorizzare i tesori della Romagna Faentina: musei, rocche, ristorazione, prodotti tipici, wellness, cantine